Mancano otto giorni al consiglio comunale di lunedì 26 nel quale verrà riproposta la votazione del bilancio. E ad oggi (domenica 18), non c’è nulla di fatto; nulla che faccia ritenere possibile il superamento della crisi determinata dal voto contrario dei sette “dissidenti” del Pdl in quota a Forza Italia lo scorso 30 settembre. Per rimanere in piedi la Giunta Prade ha bisogno di tre voti. Se con i “dissidenti” il dialogo è interrotto, perché le posizioni sono diventate inconciliabili (Prade non è disposto a rivedere tutte le sue nomine, i dissidenti non si accontentano di mezzo passo indietro) l’unica via d’uscita potrebbe essere l’area di centro, il Patto per Belluno. Che con Celeste Balcon, Federica Toscano e Maria Cristina Zoleo totalizzano tre voti, proprio quelli che mancano per salvare il Comune di Belluno dal commissariamento e da votazioni anticipate. Ma, quand’anche questa ipotesi fosse percorribile, rimarrebbe pur sempre una soluzione fragile, esposta alle più piccole turbative di una politica dominata oramai solo da personalismi.