Semplici contraddizioni?
Dopo l’indecente messa in scena delle “Parlamentarie e i cooptati all’uninominale”, va ora in onda la sceneggiata “il Programma”?
Con le prime dichiarazioni dei vari attori incominciano, infatti, ad evidenziarsi profonde e sostanziali divergenze.
Mentre il ricandidato D’Incà annuncia massicce assunzioni nel comparto della sicurezza e giustizia: 10.000 nelle forze dell’ordine, 1400 magistrati e 5000 funzionari di giustizia; l’europarlamentare Borrelli, numero 3 dell’associazione Rousseau, in un sibillino post su FB ritiene che nella PA italiana si lavorino troppo poche ore e che questo nuoce sulle performance dei lavoratori; Motta, il prescelto di Di Maio candidato all’uninominale nel collegio di Padova, dichiara che la sua priorità, invece, sarà dare un bel taglio ai dipendenti pubblici che sono troppi e costituiscono una zavorra per lo sviluppo del paese.
Tre “autorevoli” esponenti, un partito unico, tre diverse proposte, c’è ne abbastanza per chiedersi: quale è quella buona? non è che c’è un pò di confusione?
A.Faustini, D.Masoch, G.Mellere, S.Messinese, L. Salvioni, G.Tessarolo, R.Tezza.