“Le scelte calate dall’alto non fanno bene al territorio: le infrastrutture sono per noi necessarie ma devono essere fatte con tutti i crismi. Se davvero i soldi promessi dal Governo per Cortina 2021 ci sono – e, al momento, nutro ancora dubbi fortissimi – allora gli interventi vanno programmati con tutti gli attori della Valle del Boite”.
A dirlo è il senatore Giovanni Piccoli che così interviene nel dibattito nato attorno alla prima bozza progettuale relativa alla circonvallazione di San Vito di Cadore.
“Si è appena partiti e già con il piede sbagliato, calando dall’alto un progetto preconfezionato non si sa da chi: è inevitabile che ci siano sconcerto e preoccupazione tra molti cittadini e i commercianti”.
“Deve essere chiaro che gli interventi da programmare non dovranno essere pensati solo ed esclusivamente per i Mondiali di sci, i quali devono restare solo un utile pretesto per rimettere mano alla rete infrastrutturale. Le opere”, rimarca Piccoli, “devono essere studiate in primis per chi in montagna vive e opera quotidianamente, non da chi viene a sciare solo nei weekend o da chi ha della montagna una immagine stereotipata”.
“Se Governo e Anas hanno la certezza delle risorse – condizione necessaria per ogni ulteriore considerazione – allora istituiscano una rete tra amministrazioni e categorie con cui confrontarsi tecnicamente e operativamente su tracciati e soluzioni percorribili. Tutto il resto sarebbe l’ennesima imposizione dall’alto. Se non si cambia verso, saranno sempre gli altri a decidere del nostro futuro come accaduto per il prolungamento dell’A27 in sede europea, dove la linea è stata dettata da Svp e da qualche parlamentare di Padova e dintorni. Il tema delle infrastrutture va governato e non subìto”.