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martedì, Maggio 21, 2024
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Terna, sindaci bellunesi, e adesso come la mettiamo? I Comitati civici della Valbelluna: “In Trentino si interra in area industriale, nel Bellunese i tralicci davanti alle Dolomiti Unesco”

traliccio 380 kvNell’area produttiva di Casotte a Mori, in Trentino,  è stata interrata la nuova linea elettrica ad alta tensione che serve la ferrovia del Brennero.

Ne dà notizia il sito ufficiale Trentino Sviluppo, società partecipata della Provincia autonoma di Trento, che riferisce della rimozione dei vecchi tralicci che ostacolavano la viabilità interna. Il nuovo elettrodotto interrato sostituisce così la precedente linea aerea di 6 chilometri che vincolava l’utilizzo di un’area produttiva strategica. Tutto questo accade a Mori, un comune di poco più di 9.000 abitanti della provincia di Trento.

Ecco come lavora la politica in Trentino, sottolineano in una nota i Comitati civici della Valbelluna.

Liberata dai tralicci un’area produttiva. Impossibile non notare le differenze con la politica bellunese, che fa l’esatto contrario, firmando delibere per accelerare il posizionamento di piloni armati a 380 mila Volt lungo la Valle del Piave. Ricordiamo infatti – prosegue la nota – che Pierluigi Svaluto Ferro – sindaco di Perarolo di Cadore – Livio Sacchet (Ospitale), Roberto Padrin (Longarone), Sabrina Graziani (Soverzene) e Paolo Vendramini (Ponte nelle Alpi) a metà aprile hanno inviato al Ministero una delibera chiedendo di accelerare le procedure per il progetto di Terna sulla rete elettrica nella media Valle del Piave.
Ma non è tutto.

Tre di questi sindaci – osservano i Comitati civici della Valbelluna –  ci rappresentano in Provincia, ma dichiarano che a loro interessa solo sistemare il loro Comune.

Come possiamo pensare che questa Provincia possa crescere, se queste sono le premesse?

Ed è assurdo accusare il Governo o la Regione dei mali del Bellunese, quando nella stessa delibera si chiede a Terna un ristoro economico.

Gli amministratori stanno svendendo la salute dei cittadini e il territorio anche di chi vive a nord e a sud dell’area oggetto di intervento – fanno notare i Comitati –  perché le linee verranno potenziate con questo progetto. Pazienza avere pareri diversi, ma non accettare nemmeno il confronto rende questi amministratori distanti anni luce dalle persone. Invece che perseguire il bene comune fanno accordi legati al loro orticello. Come possono questi rappresentare una Provincia?
Ricordiamo che oltre a Trento, anche Bolzano la Politica (con la P maiuscola) ha firmato un accordo per interrare la rete che impattava paesaggisticamente.

E da noi? Avanti coi tralicci alti 60 metri – conclude la nota dei Comitati civici della Valbelluna – .

I posteri sapranno chi ringraziare.

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