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Oggi la Giornata mondiale della Libertà di Stampa

Il 3 maggio è la Giornata mondiale della Libertà di Stampa istituita nel 1993 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”. Lo stabilisce l’art. 21 della Costituzione italiana del 1946. E anche l’art. 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948 che recita: “Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni ed idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo di frontiere.”

E tuttavia, la libertà dei media secondo l’ultimo rapporto Media Freedom Report 2024 rivela scenari inquietanti. Oggi in Italia si verificano attacchi ai giornalisti, la Rai è condizionata pesantemente dalla politica, inoltre è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 24 febbraio 2024, la cosiddetta legge bavaglio che all’articolo 4 contiene la delega al governo a modificare il codice di procedura penale prevedendo ‘il divieto di pubblicazione integrale o per estratto del testo dell’ordinanza di custodia cautelare finché non siano concluse le indagini preliminari ovvero fino al termine dell’udienza preliminare’.

Al Parlamento europeo preoccupano le cause legali strategiche tese a bloccare la partecipazione pubblica, le cosiddette SLAPP (Strategic Lawsuit Against Public Participation), utilizzate per reprimere la libertà di stampa in diversi paesi, tra cui Croazia, Grecia, Italia, Paesi Bassi e Svezia. Si invocano quindio nuove regole europee per limitare le azioni legali vessatorie volte a intimidire e mettere a tacere le voci critiche. Non basta. Esiste anche l’uso diffuso dei software spia, come Pegasus e Predator che secondo l’Italian Digital Media Observatory, rappresentano una minaccia costante.

Analoghe preoccupazioni giungono dal World Press Index 2023, curato da Reporter Senza Frontiere, che segnala la mancanza di interventi normativi sulla diffamazione e sulle intimidazioni. L’Italia in tema di libertà di stampa è al 41mo posto, seguita da Ungheria 72ma, Malta 84ma, Grecia 107ma, ultima in Europa.

“La libertà di stampa in Italia – si legge nella scheda Paese del World press Freedom index 2023 – continua ad essere minacciata dalla criminalità organizzata, in particolare nel Meridione, oltre che da vari gruppi estremisti violenti. Attacchi che sono notevolmente aumentati durante la pandemia e continuano a ostacolare il lavoro dei professionisti dell’informazione, soprattutto durante le manifestazioni”.

“L’impressione è che l’Italia si stia allontanando dall’Europa, dagli standard europei”, ha dichiarato Vittorio Trapani, presidente della Federazione Nazionale Stampa Italiana.

 

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