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martedì, Maggio 14, 2024
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Emma Fistarol, da Belluno alla vittoria negli Usa con le Golden Eagles

Una preparazione atletica di una decina d’anni alle spalle qui a Belluno, seguita da allenamenti quotidiani di 2 ore e mezza al Rock Valley College negli Usa. E’ la ricetta che ha portato lo scorso novembre Emma Fistarol con la squadra delle Golden Eagles alla vittoria del campionato regionale universitario dell’ Illinois nella finale contro Madison. Un successo passato attraverso la selezione di squadre dei 50 stati federati degli Usa affiliati alla NJCAA National Junior College Athletic Association, della Division 2 (delle tre Divisions cui è suddivisa l’Università americana).

“E’ stato un momento indimenticabile – racconta Emma – che non ci aspettavamo. La vittoria alle regionali ci qualificò per il campionato nazionale, che purtroppo, per una serie di imprevisti, ci ha fermate agli ottavi di finale”.

Un episodio che ti è rimasto impresso durante il campionato

“Quello della prima partita dopo il mio infortunio. Il campionato stava andando bene, ma non benissimo, non eravamo ancora sicure di andare ai playoff. Avrei dovuto giocare solo un set, ma finisco per rimanere in campo l’intera partita. La caviglia non mi fa male, ma dopo 40 giorni di riposo era meglio trattarla subito dopo. La partita finisce e vinciamo. Le mie compagne preoccupate mi chiedono se provassi dolore alla caviglia e rispondo “un po’ ma va tutto bene”, ma lì prendono molto seriamente gli infortuni e mi dicono di andare nel training room. Ad aspettarmi c’erano gran parte delle mie compagne con un bidone pieno di ghiaccio macinato, che è quello che utilizziamo dopo gli infortuni. Prima mi ci fanno immergere la caviglia e alla fine me lo rovesciano addosso. Un freddo glaciale ma anche una vittoria e tante risate!”

Come sei arrivata negli Usa?

“Quando frequentavo il Liceo linguistico Renier di Belluno, ho aderito al progetto ‘un anno all’estero’ proposto dall’agenzia Wep con destinazione Lompoc, vicino a Los Angeles. Per 10 mesi ho frequentato la Cabrillo High School e ottenuto il diploma”.

Studiavi le stesse materie del Renier?

“Diciamo che il corso di studi è equipollente all’ultimo anno del Renier, ma le materie erano completamente diverse. Ho studiato design, business, storia americana e letteratura inglese, perfezionando così la mia conoscenza della lingua inglese. Alla parte didattica affianco quella sportiva e vinco il Premio atleta del mese per i risultati scolastici e sportivi ottenuti. A fine anno scolastico ricevo anche The First Team Prize consegnato alle sei migliori atlete del campionato. A giugno del 2022 rientro in Italia. Mi viene riconosciuto dalla scuola l’anno fatto all’estero e nell’estate 2023 completo l’esame di maturità al Renier di Belluno”.

Ma non ti fermi a Belluno. Come mai decidi di tornare negli Usa?

“Ricevo varie proposte dai college americani dopo aver aderito al progetto di College Life Italia, che si occupa di promozione degli atleti italiani nei College statunitensi. Accetto una di queste offerte che prevede una borsa di studio per un corso universitario biennale di Psicologia a Rockford a circa un’ora da Chicago. Con prospettiva di completare il corso di laurea con un altro biennio e ottenere il titolo di studio riconosciuto”.

Come si svolge la tua giornata in questo nuovo College?

“Sveglia alle 7:30 e inizio lezione alle 9:15 fino alle 13:15 Poi dalle 13:30 alle 14:30 c’è il cosiddetto studio di gruppo con la squadra e verifica dei risultati da parte dei coach. Dalle 15:00 alle 17:30 allenamento. La scuola in presenza è prevista due giorni a settimana, il lunedì e il mercoledì, il resto con corsi on line”.

Com’è per un italiano la cucina americana?

“Prevale un’alimentazione pressoché disordinata. Si vede gente mangiare a tutte le ore, in fretta, in piedi, ovunque. Salse dappertutto. Tra alcuni giorni torno negli Usa, mia mamma mi ha preparato un po’ di dosi di ragù”.

Il tuo giudizio complessivo sugli Usa?

“Sicuramente positivo. Un grande Paese con mille opportunità per i giovani. Ma dalle grandi differenze sociali, dalla povertà assoluta all’estrema ricchezza. Con forti connotazioni religiose”.

(rdn)

 

 

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