La provincia autonoma di Trento, nell’ottobre 2014 precisava che i finanziamenti europei del progetto Life Arctos, cui ha partecipato dal 2011, ricevuti per la gestione e la conservazione dell’orso erano stati di 109mila euro, non già di 8 milioni. Successivamente, Life Arctos è stato sostituito dall’analogo progetto europeo Dinalp Bear per un budget di 173mila euro fino al 2019. Ma nel settembre del 2017 cambia l’aria. Il quotidiano in lingua tedesca dell’Alto Adige Il Dolomiten, a proposito di grandi carnivori ricordava che “è stato il cacciatore a risolvere il problema di Cappuccetto rosso” sollecitando la provincia che facesse altrettanto. Così, sulla spinta degli allevatori, la Provincia di Bolzano annunciava l’uscita dai progetti di ripopolamento di orsi e lupi Life Ursus e WolfAlps, finanziati dall’Ue. Va detto che in Alto Adige l’ultimo lupo era stato abbattuto nel 1896 in Val di Funes. Dopodiché l’animale era tornato a seguito di migrazioni.
Ciò premesso, in riferimento alla tragica fine del runner a Caldes ucciso da un orso, riceviamo e pubblichiamo la posizione dell’Associazione Centopercentoanimalisti.
Sembra quasi non aspettassero altro – commenta l’associazione animalista – La morte, comunque sia avvenuta, di un giovane che amava la montagna e ci andava non per cacciare o fare altri danni, ci addolora.
Ma proprio per questo si deve stabilire la dinamica dei fatti. Che finora non è per niente chiara. Anche se chi ha interesse a farlo, ha subito gridato che è stato un Orso, in realtà l’esame autoptico è stato frettoloso e superficiale.
La sentenza emessa in fretta. Nessuno parla delle tracce ed orme che dovrebbero necessariamente esserci sul posto e intorno. E il bastone sporco di sangue? Sangue di chi, e provocato come? Troppi elementi non sono chiari, mentre è stata data con fretta insolita l’autorizzazione alle esequie.
Intanto molti (tra cui il WWF) chiedono l’uccisione dell’Orso. Fugatti addirittura propone di dimezzare la popolazione a partire da quattro Orsi già “condannati”: il che significherebbe la strage di 50 Orsi! Una gioia per i cacciatori.
Noi invece – conclude la nota di Centopercentoanimalisti – esigiamo un’indagine seria per appurare non solo l’identità dell’animale, eventualmente coinvolto; ma soprattutto le cause scatenanti dell’aggressione, se c’è stata. Ricordiamo che a memoria d’uomo nessun Orso ha mai ucciso un umano, in Italia.