“I dati sul consumo di suolo emersi dal rapporto 2018 dell’ISPRA sono allarmanti: in un solo anno sono stati cementificati oltre 226.000 ettari di suolo e pone il Veneto al secondo posto in Italia in questa speciale classifica. Si tratta di un piazzamento cui di sicuro nessuno in Regione ambiva”.
Questo il pensiero dell’onorevole Silvia Benedetti.
“Una diminuzione della velocità di consumo di suolo pari allo 0,17% non può essere salutato come un dato positivo e mostra che per ora la legge regionale non ha dato i risultati sperati. Essendo entrata in vigore solo dal giugno 2017, ritengo sia prudente attendere il rapporto dell’anno prossimo per stabilirne il grado di efficacia, che auspico sia maggiore di quella mostrata sinora.” “Uno dei dati più significativi”, continua Benedetti, “è che dal 1970 al 2010 sia stata cementificata in Veneto una superficie pari a quella del Polesine. Sia a livello regionale che comunale andrebbero incentivati maggiormente i recuperi di spazi esistenti, su cui spesso insistono edifici degradati piuttosto che nuove colate di cemento, ottenendo un duplice importante risultato.”
“I dati del rapporto costituiscono l’ennesima prova che la Regione Veneto, governata dal centro destra e dalla Lega, purtroppo si distingue sempre negativamente quando si tratta della salvaguardia dell’ambiente: penso al consumo di suolo, ai PFAS, alla questione Parchi, all’utilizzo di fitosanitari. Queste questioni sono infatti il risultato di anni di politiche mirate a difendere interessi diversi rispetto alla salvaguardia del territorio, che costituisce una delle maggiori ricchezze per gli abitanti della Regione”, termina Benedetti.