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Sebastiano Tronto 18enne di Santa Giustina alle Olimpiadi internazionali di informatica

Milano – Quando le luci dei riflettori si spegneranno sulle Olimpiadi estive di Londra, a Sirmione e Montichiari si accenderanno quelle delle Olimpiadi Internazionali di Informatica, che l’Italia ospiterà per la prima volta proprio quest’anno, dal 23 al 30 settembre 2012.

Le IOI 2012 sono organizzate dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, tramite l’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia, da AICA, Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Digitale, e dal Politecnico di Milano.

Collaborano nell’organizzazione la Provincia di Brescia, il Comune di Sirmione, il Comune di Montichiari e il Politecnico di Milano.

Il Presidente del Comitato IOI 2012 è Giuseppe Colosio, Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia.

Le IOI sono dedicate agli studenti delle scuole secondarie superiori di tutto il mondo, e dal 1989, anno in cui si tenne la prima edizione in Bulgaria, su impulso e con l’organizzazione dell’UNESCO, sono andate via via crescendo, per importanza e partecipazione.

L’Italia vi partecipa dal 2000, e ad ogni edizione l’interesse e la partecipazione crescono: in occasione dell’ultima edizione sono stati 10.000 gli studenti e 420 gli istituti superiori coinvolti.

In questi 12 anni il nostro paese si è aggiudicato 1 medaglia d’oro, 11 medaglie d’argento e 18 medaglie di bronzo. Un bottino già considerevole, ma che i nostri “atleti” della tastiera tenteranno di rendere ancora più ricco tra poche settimane.

Saranno circa 90 le squadre internazionali di studenti che si contenderanno le medaglie in quest’edizione. Ogni squadra sarà composta da 4 studenti, più gli allenatori.

All’Italia, in quanto paese organizzatore, sarà riservata la possibilità di schierare una seconda squadra di 4 talenti della programmazione, che parteciperà senza competere al medagliere, più due riserve.

La gara consisterà nella soluzione di problemi logico-matematici, che verranno tradotti in programmi informatici tramite l’utilizzo dei linguaggi di programmazione Pascal, C o C++.

 

I PARTECIPANTI ITALIANI

La rappresentanza italiana alle IOI 2012 è stata definita grazie alle Olimpiadi Italiane di Informatica, che si svolgono ogni anno al fine di selezionare la squadra olimpica.

Un vero e proprio percorso didattico, lungo due anni, condiviso da studenti, professori ed organizzatori, che si materializza in tre tappe principali.

La selezione scolastica, che avviene presso i singoli Istituti, è una fase di scrematura preliminare dalla quale vengono individuati circa un migliaio di studenti in grado di accedere alla fase successiva. In questa sede gli studenti vengono sottoposti ad una serie di test preparati da un comitato misto tra AICA e MIUR per rilevare l’abilità nella soluzione di problemi logici e nell’elaborazione di algoritmi in Pascal, C o C++.

 

La selezione territoriale, che effettua un’ulteriore scrematura individuando circa 80 studenti, che vengono messi alla prova con problemi logico-matematici al computer.

Le Olimpiadi Italiane di Informatica, gara nazionale nella quale gli 80 studenti selezionati sostengono prove dalla difficoltà analoga alla versione internazionale, individuano i 15/20 atleti migliori che entrano così a far parte del Gruppo di Probabili Olimpici (PO) per le Olimpiadi Internazionali successive.

Da questi 15/20 studenti, dopo un intenso programma di training con professori-allenatori, viene poi scelta la squadra olimpica per le IOI.

Il 13 giugno 2012, al termine degli allenamenti rivolti ai 12 studenti selezionati nelle precedenti attività formative, ha avuto luogo a Sirmione la riunione del Comitato per le Olimpiadi Italiane di Informatica che, in base al Regolamento, ha il compito di individuare i componenti della squadra chiamata a rappresentare l’Italia alle prossime Olimpiadi Internazionali.

I quattro titolari della Squadra Olimpica 2012 che rappresenteranno gli studenti italiani alla manifestazione sono:

Squadra A (titolare della competizione) costituita, in ordine alfabetico, da:

 

1° Matteo Almanza – L.S. A. Labriola – Roma

2° Federico Glaudio – L.S. A. Righi – Roma

3° Giuliano Gregori – L.S. G. Oberdan – Trieste

4° Luca Versari – L.S. G. Marconi – Chiavari (GE)

 

Squadra B (partecipa senza competere al medagliere) costituita, in ordine alfabetico, da:

 

1° Gabriele Farina – L.S. N. Copernico – Brescia

2° Giada Franz – L.S. G. Marinelli – Udine

3° Davide Pallotti – L.S. N. Copernico – Bologna

4° Sebastiano Tronto – I.I.S. G. Galilei – Belluno

Riserve costituite, in ordine alfabetico, da:

 

1° Alice Cortinovis – L.S. L. Mascheroni – Bergamo

2° William Di Luigi – I.I.S. E. Alessandrini – Montesilvano (PE)

 

Per la prima volta la squadra olimpica italiana si tinge anche di rosa, con Giada Franz di Udine e con Alice Cortinovis di Bergamo.

Sito web: www.ioi2012.org

Pagina Facebook: www.facebook.com/IOI2012Italy

Twitter account: www.twitter.com/IOI2012

Canale Youtube: www.youtube.com/ioi2012media

 

 

Ecco chi è il concorrente bellunese

Sebastiano Tronto

Nome e Cognome: Sebastiano Tronto

Età: 18 anni; luogo di residenza: Santa Giustina (BL)

Ho partecipato alle olimpiadi nazionali di informatica 2010 (medaglia di bronzo, probabile olimpico) e all’ultima edizione, del 2011 (medaglia d’argento); ho partecipato anche alle olimpiadi nazionali di matematica nel 2011 e nel 2012 (medaglia di bronzo nell’ultima edizione).

Passioni:

Come è nata la tua passione per l’informatica?

La mia passione per la programmazione risale all’epoca della quinta elementare, quando un mio amico mi disse di aver trovato un programma con il quale si potevano “creare videogiochi, e anche virus!”. Da qualche anno ormai riuscivo a “smanettare” con il computer, per quanto possa saperlo fare un bambino di 10 anni, e l’idea di poter capire come fossero fatti quei programmi che sapevo usare mi piacque parecchio.

Così cominciai a scrivere qualche codice: sapevo a malapena gestire il comando “if” e l’input/output con tastiera/schermo, ma era già uno spasso così!

Tutto andava tranquillamente, fino a quando mi decisi a programmare un “virus”: il mio, molto semplicemente, eliminava qualche cartella di sistema, senza nessun altro scopo. Scoprii però che testarlo sul pc di casa non era una grande idea; il risultato fu un computer da formattare e due genitori molto arrabbiati. Una volta riparato il computer, mia madre mi disse che, se promettevo di non fare mai più “virus”, mi avrebbe regalato un libro per imparare un linguaggio di programmazione più “serio”. Fu così che abbandonai il lato oscuro della forza ed iniziai a programmare in Java.

Alle medie e durante i primi anni di superiori mi sono parecchio sbizzarrito: dopo molti programmi più o meno inutili e banali, sono riuscito a creare anche una piccolo programma per criptare i file (in maniera molto semplice, utilizzando il cifrario di Cesare) e una briscola per computer. Nel frattempo sono anche passato al sistema operativo Linux e mi sono appassionato al recupero del cosiddetto “thrashware”, ossia hardware molto vecchio ma ancora funzionante che spesso viene buttato via.

In seconda superiore, grazie alla scuola, sono entrato in contatto con le gare di informatica, qualificandomi già quell’anno, con mia grande sorpresa, alle Nazionali. Ho quindi abbandonato (forse momentaneamente) la programmazione “ricreativa”, per dedicarmi agli aspetti più teorici dell’informatica, necessari per le gare: algoritmi, strutture dati, complessità computazionale, ecc…

Qual è, secondo te, la miglior invenzione nel campo dell’informatica negli ultimi 5 anni?

Questa è una domanda piuttosto difficile, secondo me. Uno dei motivi è che non sono poi così aggiornato sulle ultime innovazioni tecnologiche, ma questo ha un’importanza marginale. Ciò che rende questa domanda più complicata di quanto non sembri è il fatto che molte invenzioni restano nell’ombra per alcuni anni, prima di essere diffuse: ad esempio, i social network esistono ormai da alcuni anni, ma solo di recente si sono diffusi in maniera così spropositata, tanto che ora è più strano non avere un account Facebook, piuttosto che averlo.

Quindi questa domanda assume più il carattere di una scommessa: su quale delle recenti invenzioni punteresti? Una di quelle che mi affascina di più, e che penso avrà grande popolarità in futuro, è la tecnologia Kinect, sviluppata di recente da Microsoft. Per chi non lo sapesse, Kinect è una periferica pensata per la consolle Xbox 360 che, attraverso un proiettore di raggi infrarossi, una telecamera e un microfono, permette all’utente di interagire con la macchina attraverso i movimento del corpo e i comandi vocali, senza l’utilizzo di alcun controller.

Credo che questo sia un notevole passo in avanti nel campo dell’interazione tra uomo e macchina, e che ci potranno essere sviluppi interessanti, anche e soprattutto al di fuori del campo dei videogiochi.

Quali sono i tuoi interessi oltre all’informatica?

Credo che una delle mie passioni che valga la pena citare sia quella per il cubo di Rubik: sono infatti uno di quei pazzoidi che si vedono ogni tanto in televisione ai talent show (non io, non ancora almeno) che sanno risolvere il più famoso rompicapo degli anni ’80 in alcuni secondi (che per me sono circa 15, mentre il record del mondo e di 5.66). Tranquilli, non è nulla di sovrannaturale o impossibile! Chiunque, con l’aiuto di qualche guida facilmente reperibile on-line, ci può riuscire; arrivare a farlo in pochi secondi è solo questione di allenamento.

Da circa un anno ormai mi sono specializzato nella categoria da bendato, nella quale sono secondo in Italia e nei primi 25 posti al mondo, se nessuno mi ha superato di recente (se cercate il mio nome su Youtube dovreste trovare qualche video). Anche in questo caso, come dicevo prima, non è questione di avere una memoria eccezionale o di essere dei geni, basta non farsi scoraggiare alle prime difficoltà: a me sono servite due settimane di fallimenti prima di risolvere un cubo da bendato per la prima volta.

Molto più recentemente, sempre “seguendo la scia” creata dal risolvere il cubo di Rubik da bendato, mi sono appassionato ai cosiddetti “memory sports”, ovvero sfide come memorizzare l’ordine di un mazzo di carte o una sequenza di cifre casuali nel minor tempo possibile. Per ora i risultati non sono dei migliori (in uno degli ultimi tentativi sono quasi riuscito a memorizzare un mazzo di 52 carte in circa 9 minuti e mezzo, dimenticandone però 3, quando il record del mondo è di 21 secondi), ma penso che con un po’ di impegno posso migliorare in fretta.

 

IOI 2012:

Come ti preparerai all’evento?

Di sicuro uno dei modi più efficaci per prepararsi ad un evento del genere è fare pratica con i problemi assegnati nelle scorse edizioni: a questo scopo abbiamo (dico abbiamo, ma in realtà il mio lavoro è stato piuttosto limitato) messo online un server con installato il sistema di gara per poter risolvere i problemi e vedere i punteggi come se stessimo partecipando alle IOI o ad uno stage come quelli fatti durante l’anno scolastico, il tutto però senza doverci muovere da casa. Per abbiamo caricato già un buon numero di problemi sul server, ma se riesco a dedicare all’allenamento il tempo che spero, dovrei finire di risolverli prima della gara, avendo così ancora tempo per cercare altri problemi su internet o discutere di quelli già risolti con i miei “colleghi”.

Cosa ti aspetti dalle IOI2012?

Non ho mai partecipato ad un evento di tale importanza, quindi di sicuro per me sarà un’esperienza completamente nuova. Oltre a questo, spero di riuscire a dare il 100% in gara, e di ottenere dei risultati che possano essere significativi per me, anche se visti dall’esterno possono sembrare mediocri. Essendo nella squadra B, ho la fortuna di non avere addosso la pressione di dover per forza ottenere dei grandi punteggi, e di poter quindi dare il meglio di me senza farmi prendere dall’agitazione.

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