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sabato, Maggio 18, 2024
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Statuto, per il presidente della Provincia Bottacin un errore elencare le materie: «La Regione dica quali competenze vuole trattenere, tutto il resto sia delegato»

«Scannarsi politicamente per le materie da delegare è non solo un errore: è stupido. Meglio che la Regione dica quali competenze vuole trattenere per sé ed il resto vada in automatico alla Provincia». Così Gianpaolo Bottacin, presidente dell’Ente bellunese, sulla discussione in merito all’approvazione dello Statuto regionale del Veneto. «Conviene che la Regione indichi cosa vuole trattenere per sé: fare un elenco di cosa vogliamo per noi qui a Belluno è stupido e miope – ha spiegato Bottacin – . Sarebbe tutto molto più semplice, adesso come in futuro, non avere limiti di sorta, ma potersi muovere fra le deleghe che Venezia non avrà mantenuto in propria gestione».
Bottacin lancia dunque l’idea ai consiglieri che siedono a Venezia e ne motiva il principio: «Faccio un esempio: nel corso dell’ultimo anno e mezzo, Palazzo Piloni ha acquisito le deleghe per l’Urbanistica, per il Demanio idrico e – proprio di recente – quella per la Protezione Civile. Quest’ultima, in particolare, era una materia di cui non era mai stato detto o scritto nulla. Quando ci è stata data la competenza cosa avremmo dovuto fare, rinunciarvi solo perché non era prevista? Il meccanismo dell’elenco rischia di imbrigliarci ancora una volta».
«Ricordo, poi, che è assurdo fare una battaglia per l’autonomia amministrativa della Provincia – ha continuato Bottacin – . Quella è prevista già nello Statuto del 1970! Prova ne sono, come già detto, le competenze ottenute dall’attuale Amministrazione. Non entro nei dettagli tecnici – che sono di materia per chi siede ora a Palazzo Ferro Fini – ma non si faccia una guerra politica per un risultato già acquisito. Si pensi, piuttosto, all’istituzione di un fondo perequativo per Belluno, a come trasferire non solo le deleghe, ma anche tutte le opportune e sufficienti risorse che serviranno per gestirle quando arriveranno. La nostra realtà abbisogna di maggiori fondi».

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