“Da troppo tempo, attorno alla diga del Vanoi, assistiamo da parte della Regione ad un barcamenarsi tra il fronte di chi si oppone all’opera, sollevando perplessità sull’impatto ambientale e sulla sua pericolosità, e quello di chi pensa che la diga possa essere la soluzione ai problemi della siccità della pianura e del mondo agricolo. Ora però questo gioco delle tre carte deve finire: abbiamo inserito all’ordine del giorno del prossima seduta Consiglio regionale, prevista per martedì prossimo, una nostra mozione. E chiediamo a tutte le forze di maggioranza l’impegno a discuterla e votarla immediatamente”.
Così la capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Vanessa Camani, prima firmataria della mozione depositata ancora nel luglio scorso con la quale si impegna la Giunta regionale “esprimere un parere contrario alla realizzazione del Serbatoio del Vanoi e comunicarlo formalmente al Consorzio di Bonifica del Brenta”.
“A maggior ragione dopo le dichiarazioni di queste ore del presidente Zaia è fondamentale fissare per via ufficiale, nero su bianco, una posizione di contrarietà da parte della Regione. Tenendo conto delle posizioni chiarissime espresse dai territori dalla provincia di Belluno e soprattutto dalla provincia di Trento, oltre che delle pesanti ombre sul profilo tecnico che ormai appaiono acclarate. Si arrivi dunque ad una posizione netta dall’istituzione regionale: l’occasione è sul tavolo”.
CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
UNDICESIMA LEGISLATURA
MOZIONE N. 555
LA REGIONE DEL VENETO, IN OCCASIONE DEL FUTURO
DIBATTITO PUBBLICO, ESPRIMA UN PARERE CONTRARIO ALLA
REALIZZAZIONE DEL SERBATOIO DEL VANOI
presentata il 15 luglio 2024 dai Consiglieri Camani, Zanoni, Bigon, Luisetto,
Montanariello, Zottis e Ostanel
Il Consiglio regionale del Veneto
PREMESSO CHE:
– nell’ambito del bando nazionale Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020
(“Interventi nel campo delle infrastrutture irrigue, bonifica idraulica, difesa dalle
esondazioni, bacini di accumulo e programmi collegati di assistenza tecnica e
consulenza”) è stato finanziato l’approfondimento progettuale del bacino del
Vanoi;
– con deliberazione n. 1529 del 17 novembre 2020, la Giunta regionale del
Veneto ha approvato il Piano Regionale per la Ripresa e la Resilienza, con il
relativo parco progetti (Allegato A alla delibera) da utilizzare in fase di
interlocuzione con il Governo e con le Regioni ai fini del finanziamento con le
risorse del Next Generation EU (“Recovery Fund”). Tra le varie opere di cui
all’Allegato A alla deliberazione in argomento vi è il progetto denominato:
“Difesa idraulica e tesaurizzazione idrica tramite il nuovo serbatoio del Vanoi nel
bacino del fiume Brenta”;
SOTTOLINEATO CHE:
– in data 21 luglio 2022, il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e
forestali ha stanziato un contributo di euro 1.491.994,69, con residuo importo di
euro 497.585,30 a carico del Consorzio di Bonifica del Brenta, per la
realizzazione dell’iniziativa progettuale “Serbatoio del Vanoi – Realizzazione di
un invaso sul torrente Vanoi e Tutela dell’irrigazione nel Comprensorio di
Bonifica Brenta”;
– il Consorzio di Bonifica Brenta con determinazione n. 23/2022 del 26
settembre 2022 ha indetto la gara d’appalto per la progettazione definitiva
dell’opera ponendo a base di gara la somma di euro 1.700.000,00.
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Successivamente, con determinazione n. 29/2023 lo stesso Consorzio ha affidato
la progettazione del “Serbatoio del Vanoi” al costituendo Raggruppamento di
Professionisti tra la società Lombardi Ingegneria S.r.l. (Milano), la società
Technital (Verona) e la società Lombardi SA Ingegneri Consulenti (Lugano,
Svizzera) per un importo di euro 912.600,00 con un ribasso del 22%;
TENUTO CONTO CHE:
– la Regione del Veneto, in data 4 maggio 2023, tramite comunicato stampa n.
784, ha dato atto della intervenuta trasmissione al Ministero delle infrastrutture e
dei trasporti (MIT) dell’elenco di opere e interventi di urgente realizzazione per il
contrasto della scarsità idrica e per il potenziamento e l’adeguamento delle
infrastrutture idriche. Tre le sei opere individuate è inserita quella che prevede la
realizzazione della Diga del Vanoi, con una correlata richiesta di finanziamento di
euro 150.000.000,00 per l’accumulo di 33 milioni di m3 d’acqua;
– il 28 giugno 2024 la Direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche
presso il MIT, dopo la pubblicazione dell’avviso nel giugno del 2023, a seguito
della chiusura delle attività del Gruppo di Valutazione incaricato, ha pubblicato
l’elenco degli interventi ammessi nel Piano nazionale di interventi infrastrutturali
e per la sicurezza del settore idrico (PNISSI), elenco nel quale non compare il
Serbatoio del Vanoi;
RILEVATO CHE:
– con nota ufficiale del 18 maggio 2023, a firma del Vicepresidente con delega
all’ambiente, urbanistica e tutela del paesaggio e inviata ai competenti Assessori
della Regione del Veneto, la Provincia di Trento ha espresso, attraverso una
nutrita serie di osservazioni, la contrarietà al progetto, lamentando il mancato
coinvolgimento nelle operazioni che hanno portato all’affidamento dell’opera e
facendo presente che l’invaso del Vanoi sarebbe dovuto sorgere in territorio
Trentino. In particolare, il Vicepresidente della Provincia Autonoma di Trento,
così concludeva la propria comunicazione: “Si rileva pertanto che l’intervento in
oggetto che pare essere stato finanziato solo per la parte relativa alla
progettazione, è ad oggi privo di qualsiasi presupposto tecnico – giuridico per
tramutarsi concretamente in un’opera non essendo mutata la posizione contraria
della Provincia Autonoma di Trento già ribadita in più occasioni. Preme far
notare, inoltre, che l’opera in oggetto è priva di qualsiasi riferimento all’interno
degli strumenti di pianificazione in vigore in quanto non è presente in alcuno
degli strumenti deputati alla gestione delle acque a livello distrettuale, quali il
piano di Gestione delle Acque ed il Piano di gestione del rischio alluvioni.
Pertanto, si ritiene che l’intervento in questione debba in primo luogo essere
oggetto di un confronto tra le nostre amministrazioni e che nel frattempo si debba
intervenire tempestivamente per sospenderne la progettazione.”;
– in data 6 febbraio 2024 il Consiglio Provinciale di Trento ha votato
all’unanimità la mozione n.4/XVII dove si impegna la Giunta Provinciale a
formalizzare alla Regione Veneto la ferma contrarietà al progetto di sbarramento
del torrente Vanoi e ad assumere in ogni luogo anche giudiziario le iniziative
necessarie a tutelare tale posizione e l’interesse e la salvaguardia del territorio
trentino;
– anche il Consiglio provinciale di Belluno si è espresso all’unanimità contro la
realizzazione della diga del Vanoi, mediante due deliberazioni provinciali: la n. 64
del 5 ottobre 2023 e la n. 28 del 16 maggio 2024;
OSSERVATO che nel giugno 2023, in ragione del comprovato omesso
coinvolgimento delle comunità nel processo decisionale e allocativo rispetto
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all’opera, i Sindaci dei Comuni di Lamon (BL), Canal San Bovo (TN) e Cinte
Tesino (TN) hanno inviato una lettera ufficiale al Presidente del Consorzio
Bonifica Brenta e ai Presidenti della Regione del Veneto, della Provincia di
Trento e della Provincia di Belluno lamentando formalmente la totale assenza di
contraddittorio nel percorso che ha condotto all’affidamento del progetto,
sottolineando di essere venuti a conoscenza della notizia attraverso la stampa. In
tal senso, i sindaci firmatari si sono così espressi: “È con grande stupore che
apprendiamo dagli organi di stampa, senza essere stati preventivamente coinvolti,
dell’aggiudicazione a codesto spettabile Consorzio di bonifica Brenta della
progettazione definitiva del progetto “Serbatoio del Vanoi”. Stupore legato
essenzialmente a due aspetti: l’investimento ingentissimo di risorse pubbliche
lascerebbe presumere che ci sia stato un invece assente confronto con le
Comunità locali proprietarie della valle, e soprattutto che non si sia ritenuta da
parte del suddetto spettabile Consorzio di studiare con le Comunità stesse i rischi
e pericoli cui queste sarebbero esposte. Pur comprendendo la grave
preoccupazione derivante dall’attuale contesto di criticità idrica che coinvolge
anche la pianura, infatti, non possiamo condividere il percorso fin qui percorso
senza tener minimamente conto dei timori, in termini di sicurezza idrogeologica e
sismica ed in termini di mutazioni climatiche, delle Comunità interessate
dall’invaso in ipotesi.”;
EVIDENZIATO CHE:
– la zona oggetto di intervento è ad alto rischio idrogeologico e le valutazioni
sull’impatto del “Progetto Vanoi” ad opera della Giunta provinciale di Trento
risalgono a diversi anni prima dell’approvazione dell’aggiornamento della Carta
di sintesi della pericolosità provinciale, avvenuto con la delibera n. 1317 del 4
settembre 2020;
– il 24 maggio 2010 si è staccata dalla parete dal monte Totoga una consistente
massa di materiale, riversatosi sull’area interessata dal progetto, ed è
contestualmente crollato parte del versante della Val Cortella facendo scomparire
un centinaio di metri dell’ex strada provinciale tutt’ora interdetta al traffico;
– sul versante destro del Vanoi sono ancora oggi visibili almeno tre frane,
seppur di modeste dimensioni, segno in ogni caso evidente dell’instabilità del
terreno;
– i precedenti progetti avviati negli anni 1922, 1959, 1985 e 1998 si sono tutti
arenati a causa degli irrisolvibili problemi geologici che interessano la zona in
questione;
RICORDATO che il Prof. Ing. D’Alpaos, illustre studioso di ingegneria
idraulica e idrodinamica dell’Università di Padova, già membro della
Commissione grandi rischi della Regione del Veneto, in alcune dichiarazioni
riportate dalla stampa sottolinea la pericolosità dell’opera: “Chi ha visto la
tragedia del Vajont, sa bene che il problema non è solo la scarsità ma anche
l’eccessiva quantità di acqua che, in certi momenti, può anche venirti addosso”;
EVIDENZIATO INOLTRE CHE:
– in data 10 aprile 2024 è stata presentata, da parte dei Consiglieri Cestaro,
Puppato, Villanova, Pan, Ciambetti, Piccinini, Bisaglia, Cecchetto, Favero,
Maino, Michieletto, Rizzotto, Vianello e Zecchinato, una mozione dal titolo
“Serbatoio del Vanoi: si attivino tutte le iniziative utili per favorire il
monitoraggio della progettazione” con la quale si impegna la Giunta regionale a:
“rappresentare al Consorzio di bonifica del Brenta e alla cabina di regia per
l’emergenza idrica le istanze espresse dagli enti locali e dagli stakeholders
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direttamente coinvolti in ordine alla realizzazione del Serbatoio del Vanoi,
cooperando ad operare in trasparenza affinché si provveda all’instaurazione di
un dialogo effettivo che renda gli stessi pienamente partecipi delle eventuali
decisioni che impattano direttamente su quei luoghi”;
– il 4 luglio 2024 è stato pubblicato un articolo sul Corriere delle Alpi dove si
dà notizia della conclusione del progetto riguardante il Serbatoio del Vanoi e della
comunicazione dell’avvio al confronto pubblico per gli enti interessati, tra cui la
Regione del Veneto, i quali dovranno indicare la loro adesione al confronto sul
documento di fattibilità del serbatoio che consta di centinaia di pagine di
relazioni, mappe e approfondimenti tecnici;
CONSIDERATO CHE:
– ai sensi dell’articolo 1, comma 1, allegato I.6, del decreto legislativo n. 36 del
31 marzo 2023 è previsto che “Sono soggette a dibattito pubblico obbligatorio, ai
sensi dell’articolo 40, commi 1 e 8, del codice, le opere rientranti nelle tipologie
di cui alla Tabella 1”. Tra le opere indicate nella tabella 1, vi sono gli “Impianti
destinati a trattenere, regolare o accumulare le acque in modo durevole”, “con
altezza superiore a 30 metri o che determinano un volume di invaso superiore a
40 milioni di metri cubi.”;
– il Serbatoio del Vanoi rientra ampiamente in questa categoria visto che la sua
altezza dovrebbe raggiungere circa 116 metri;
– ai sensi dell’art 40 comma 3 del D.lgs. n. 36 del 2023 “Il dibattito pubblico si
apre con la pubblicazione sul sito istituzionale della stazione appaltante o
dell’ente concedente di una relazione contenente il progetto dell’opera e l’analisi
di fattibilità delle eventuali alternative progettuali.”;
– il successivo comma prevede inoltre che “le amministrazioni statali
interessate alla realizzazione dell’intervento, le regioni e gli altri enti territoriali
interessati dall’opera, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in
associazioni o comitati, che, in ragione degli scopi statutari, sono interessati
dall’intervento, possono presentare osservazioni e proposte entro il termine di
sessanta giorni dalla pubblicazione di cui al comma 3”;
impegna la Giunta regionale
a esprimere un parere contrario alla realizzazione del Serbatoio del Vanoi in
occasione del futuro dibattito pubblico.