L’occasione è stata il convegno di presentazione dello studio “Atlante dei modelli di business
delle imprese del biologico”, nato dalla convenzione tra la Regione del Veneto e l’Università
Ca’ Foscari Venezia, nel quadro del Programma di Sviluppo Rurale del Veneto 2014-2020.
Giovedì 7 aprile, all’Auditorium M9 Museo del ‘900 di Mestre, l’Agrifood Management &
Innovation Lab del Dipartimento di Management di Ca’ Foscari ha illustrato i risultati di 2
anni di ricerca mirata a cogliere la varietà delle strategie delle imprese del comparto
agroalimentare biologico, importante settore dell’economia regionale.
Tra le realtà venete analizzate e prese a modello come caso studio, il bellunese si pregia di
avere sul territorio l’azienda agricola “Il Fiore delle Dolomiti” di Limana, produttrice de Luovo dalle Dolomiti.
Il titolare Giacomo Antonini, nel corso del suo intervento, ha esposto la ricetta aziendale che gli consente di consegnare ai consumatori finali un prodotto alimentare di valore:
“Il nostro desiderio di creare un prodotto bio, sostenibile e con focus sul benessere animale
è nato a livello personale e, di conseguenza, l’abbiamo trasmesso a livello aziendale. Noi
consideriamo l’animale un essere senziente, non una macchina produttiva, e tutto ciò che
viene fatto nella nostra fattoria moderna è pensato per le galline, a partire dalla scelta delle
strutture che permettono aerazione e illuminazione naturale, alla dinamizzazione naturale
dell’acqua, alla scelta di far ascoltare loro la musica classica per aumentarne la loro
tranquillità.
La scelta di avviare la nostra azienda agricola bio in Valbelluna è stata dettata proprio dalla
volontà di cercare il benessere ai massimi livelli qualitativi per i nostri animali che razzolano
liberi sui prati di montagna e producono un uovo dalle caratteristiche uniche. Nel nostro sito web e nella nostra pagina Facebook raccontiamo i nostri valori etici e la nostra quotidianità a chi percepisce l’unicità delle nostre uova e a chi desidera approfondire il significato di allevamento biologico certificato.”
Il dialogo con le imprese analizzate resterà attivo, anche nell’ambito di un Master
dell’Università Ca’ Foscari, così come la sfida di migliorare la consapevolezza nei
consumatori dei valori del biologico agroalimentare.