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Nevegal, Biblioteca civica, il silenzio dell’Amministrazione comunale * di Filippo Osnato

Filippo Osnato

Quanto avviene in questi giorni, relativamente al Palazzo Crepadona ed alla biblioteca pubblica, mette in risalto uno dei più pressanti problemi dell’Amministrazione Comunale
bellunese: la sua assenza nelle tematiche più rilevanti della nostra città.
Insieme alla Crepadona, ricordiamo il Nevegal e le molte istanze delle realtà produttive cittadine cui né il Sindaco, né gli assessori hanno mai dato risposta.

Il riferimento è alla notoria vicenda della probabile mancata apertura invernale del Nevegal, comunicata con una estemporanea conferenza stampa, senza un previo dialogo con gli operatori del Colle. Ma anche la più recente attualità, richiamata dal nostro Consigliere
Comunale, Raffaele Addamiano, ci racconta del silenzio opposto alla lettera inviata alle
Istituzioni cittadine da ottanta studenti bellunesi, universitari, alcuni dei quali desiderano
completare il loro corso di studi restando nella loro città, altri che, pur con ambizioni diverse, vorrebbero avvalersi dei servizi che una città moderna e funzionale deve garantire, non essendo costretti, per farlo, a lasciarla; essi chiedevano indicazioni sulla fruibilità della
biblioteca e dei suoi servizi e sull’eventuale reperimento di spazi sostitutivi, così come
promesso, da mesi, dall’Assessorato competente. Non hanno ricevuto nessuna risposta.
Meno note, ma altrettanto sconcertanti, le vicende che vedono coinvolte importanti realtà
imprenditoriali della nostra città: nel corso dell’ultimo anno al Sindaco ed ai suoi collaboratori sono state presentate diverse proposte di attività da svolgere nel Capoluogo, finalizzate allo sviluppo economico e turistico dello stesso e, a cascata, della Provincia, presentando progetti per eventi di portata nazionale.

Ciò che colpisce è il fatto che a tutto quanto sopra non è stata data una risposta negativa, non è stato opposto un diniego: è semplicemente calato un silenzio assordante.
È ormai da lungo tempo che l’Amministrazione di Belluno ha deliberatamente scelto questo
modus operandi, lasciando i suoi interlocutori nel vuoto sconcertante della mancanza di
ascolto e di risposta. Che a noi pare gravissimo, poiché cittadini, imprenditori, operatori hanno la necessità di ricevere riscontro, per comprendere ciò che accade nella realtà in cui vivono e lavorano.

A quanto sopra, si aggiungano le risposte sibilline, reticenti, o quelle smentite poi dai fatti, sulla riapertura di via Miari, sul ponte Bailey, sull’area di “sgambo” per i cani (Bau Park), sui problemi di sicurezza e di vandalismo denunciati più volte dai cittadini e da Fratelli d’Italia in via Sottocastello ed altre zone del centro cittadino.
L’impressione chiara è che, in relativa prossimità della fine del mandato, questa Giunta con il Sindaco in testa, abbia tirato i remi in barca, lasciando le gatte da pelare a chi succederà,
qualunque colore abbia (magari si augurano che sia diverso dal loro…); oppure, ancor peggio, che non percepiscano quanto accade nella comunità che amministrano.

Filippo Osnato – Portavoce provinciale Fratelli d’Italia

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