I saldi estivi quest’anno inizieranno il 1° agosto. “Prima dell’emergenza Coronavirus – afferma il presidente di Federazione Moda Italia di Confcommercio Belluno, Vittorio Zampieri – la normativa stabiliva che i saldi iniziassero sabato 4 luglio 2020. Ovviamente ogni Regione era libera di anticipare o posticipare tale data, e ciò creava non pochi disagi a tutta la nostra clientela e al flusso di inizio saldi da Regione a Regione”.
“Con la pandemia ancora in atto, per la prima volta in tutta Italia le Regioni inizieranno alla stessa data, grazie alle proposte della Federazione Moda Italia e delle Delegazioni regionali Ascom. E anche della Conferenza Stato Regioni, presieduta dal governatore dell’Emilia Stefano Bonaccini che, riassumendo i pareri dei vari assessori regionali alle Attività produttive, per sopperire ai danni derivanti dall’emergenza epidemiologica, ha predisposto questa omogenea misura su tutto il territorio nazionale”.
“In merito alla scelta della data del 1° agosto – continua Zampieri – la Federazione Nazionale Moda della Confcommercio, presieduta da Renato Borghi, aveva promosso un’indagine nazionale su oltre 4 mila imprese il cui esito ha visto il 52% delle aziende preferire la posticipazione a inizio agosto. Per quanto riguarda le vendite promozionali, la Conferenza Stato Regioni ne aveva proposto la liberalizzazione e la Regione Veneto ha recepito tale proposta liberalizzando “Promozionali” fino al 1° agosto”.
“Ovviamente anche la nostra Associazione Provinciale Moda si adegua a tali date anche se, a onore del vero, Belluno si è sempre espressa a livello sia regionale che nazionale, per la totale liberalizzazione dei saldi e delle promozioni, anche per far fronte alla concorrenza sleale (vedi l’aspetto fiscale) degli acquisti via web che necessitano una seria regolamentazione, come più volte la nostra Confederazione ha richiesto al Governo”.
“Il Gruppo Provinciale Moda e Confcommercio Belluno, con tutte le sue categorie rappresentate – conclude Zampieri – si augura che, dopo questa severa prova di coesistenza, tutta la cittadinanza sostenga il commercio di vicinato, contro la desertificazione e la morte civile di splendidi borghi, città, vallate e dell’intero mondo produttivo del territorio provinciale”.