“A causa dell’emergenza Coronavirus, nelle casse dei comuni italiani sono entrati cinque miliardi di euro in meno, una cifra enorme, ed è il motivo per cui con il presidente di ANCI Nazionale Antonio Decaro abbiamo chiesto un incontro urgente al Governo ed abbiamo tenuto nel giro di una decina di giorni tre miliardi e mezzo di euro”.
Lo spiega il sindaco di Belluno Jacopo Massaro, a margine della videoconferenza di oggi con i sette sindaci dei capoluoghi del Veneto.
“Un risultato sicuramente straordinario di ANCI che ci fa ottenere sicuramente una boccata d’ossigeno molto importante; già sappiamo però che questi soldi non basteranno per coprire tutti questi “buchi di bilancio” che registriamo e, soprattutto, che queste risorse probabilmente non saranno sufficienti a colmare anche tutta quella serie di specificità del nostro territorio veneto: penso ovviamente a Venezia, ma anche al Polesine, alle città storiche e d’arte, ai piccoli comuni di montagna del Bellunese.
Per questo, abbiamo articolato come sindaci dei comuni capoluogo del Veneto un documento con alcune proposte tecniche che, oltre ovviamente a ribadire l’importanza di ottenere le risorse, danno anche dei “consigli” sulle modalità con le quali sarebbe possibile sostenere i bilanci dei comuni nell’immediato.
I bilanci comunali sono come quelli delle aziende: per poter fare una spesa, dobbiamo necessariamente avere la corrispondente entrata.
I comuni garantiscono quasi il 90% dei servizi al cittadino e pesano sulla spesa pubblica italiana solo il 7,6%, nemmeno il 2% del debito pubblico. Sono enti particolarmente virtuosi ed è il motivo per cui noi chiediamo oggi al Governo di prenderci in grande considerazione per la “fase due”, per la ripartenza: possiamo essere il perno attorno a cui far ruotare la ripresa del Paese, anche grazie alla conoscenza del nostro territorio. Nei prossimi giorni chiederemo altrettanto alla Regione del Veneto per le materie di sua competenza.
Si tratta di un’iniziativa trasversale, sostenuta dai sindaci dei comuni capoluogo, di sensibilità politica assolutamente diverse: d’altronde, siamo abituati a lavorare così: lavoriamo per i cittadini e per risolvere problemi. I litigi non ci interessano, siamo abituati a ringraziare chi lavora per noi: siamo orgogliosi di tutto quello che Governo e Regione hanno fatto fino adesso, ma non dobbiamo perdere tempo in altre chiacchiere e litigi e trovare presto soluzioni per i cittadini”.