Venezia, 25 ottobre 2017 – “Il mandato degli elettori che hanno partecipato al voto è chiaro, quindi le altre proposte depositate, a partire dallo Statuto speciale, devono essere cestinate. Non c’era alcun bisogno di reiterare la proposta di modificare la Costituzione, ribadirla invece neanche dopo 24 ore oltre a generare confusione ci rende meno credibili. Zaia si assuma le proprie responsabilità”. Così il capogruppo del Partito Democratico Stefano Fracasso intervenuto in aula dopo le comunicazioni del presidente Zaia sulla consultazione di domenica scorsa.
“Siamo ben felici che si apra un confronto che chiediamo da un anno. Ma servono consultazioni vere. Le 23 materie su cui chiedere le competenze in modo da trattenere il 90% del gettito fiscale non possono essere un teorema incontrovertibile, ma una proposta aperta da sottoporre a una discussione. Tra l’altro non dimentichiamo che la Corte Costituzionale ha già bocciato il famoso quesito relativo all’80% di tasse da trattenere sul territorio”.
“Zaia ha detto che il referendum è il big bang delle riforme istituzionali, lo misureremo nelle prossime settimane, se ci saranno vere consultazioni e se le istituzioni saranno protagoniste o semplici comparse.In questo caso sarò costretto a dare ragione ad altri colleghi, che è stato un referendum inutile e sono stati buttati 14 milioni, perdendo una grande occasione – chiude il capogruppo PD – sarebbe peccato imperdonabile, con un unico responsabile, il presidente Zaia”.