
“No a qualsiasi modifica dei confini della Marmolada, sì a un ragionamento di sviluppo unitario e sinergico. Per questo, la Provincia di Belluno deve essere più incisiva esprimendo una linea politica forte, altrimenti i trentini avranno sempre vita facile. Su questo fronte palazzo Piloni deve sostenere con maggiore convinzione la Regione”.
A dirlo, all’indomani dell’incontro tenutosi all’Agenzia del territorio di Roma sui confini di uno dei monti simbolo delle Dolomiti, è il senatore Giovanni Piccoli.
“Il punto imprescindibile è che i confini non si toccano e che il patto Galan-Dellai di 15 anni fa non può essere modificato. Questa è la condizione necessaria per ogni ulteriore riflessione sulla necessità di valorizzare, nel migliore dei modi possibili, la Marmolada, che deve restare a pieno titolo nel patrimonio Unesco. E’ chiaro che la contesa è di tipo economico e riguarda la possibilità di costruire impianti, ma ogni ragionamento deve essere fatto nel segno della sostenibilità”.
“La linea riflessiva assunta dal sindaco di Canazei è un primo passo in avanti verso un rasserenamento e di questo dobbiamo prendere atto”, sottolinea Piccoli.
“Lo sviluppo della Marmolada passa attraverso una valorizzazione sostenibile del territorio e del paesaggio: per centrare questo obiettivo bisogna mettere insieme risorse ed energie. Il Fondo Odi può essere un valido aiuto se le idee sono buone”.