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Fondamentale una seconda lingua per trovare lavoro. Lo dice il sondaggio Babbel e Openjobmetis

giovani-lavoro-leggera(DIRE-DIREGIOVANI) Venezia, 16 nov. – Lingua e carriera sono un binomio vincente. In Veneto, per esempio, è fondamentale conoscere una seconda lingua per il 60% di chi cerca lavoro.

Lo confermano i dati raccolti su un campione di 800 utenti e 3.000 offerte di negli ultimi sei mesi da Babbel, la app per imparare a parlare le lingue in breve tempo, e Openjobmetis, prima e unica agenzia per il lavoro quotata ad oggi alla Borsa di Milano.
Dal metalmeccanico al chimico, dal turismo all’alimentare, dal terziario alla sicurezza Openjobmetis ha evidenziato che il 55% delle offerte ha richiesto la conoscenza di almeno una lingua straniera, nell’89% dei casi l’inglese, con a seguire il tedesco (80%), il francese (70%) e lo spagnolo (60%) in settori come il metalmeccanico per ruoli impiegatizi, il commerciale o il costumer service. Nel settore turistico, invece, oltre all’inglese e al tedesco si richiede sempre più spesso anche il russo (6%), soprattutto nel settore moda e abbigliamento.
Una seconda lingua per lavorare è fondamentale soprattutto in Friuli Venezia Giulia (85%), Campania (80%), in Emilia Romagna (65%), Lombardia (70%) e in Campania (60%), percentuali che scendono in Abruzzo (15%), Liguria (20%), Marche (20%) e Puglia (20%).
Il 42% degli intervistati, come confermano i dati Babbel, ha dichiarato di dover parlare una seconda lingua per lavoro, soprattutto inglese (87%), francese (25%) e tedesco (23%). Il 58% del campione, però, dichiara di avere capacità superiori rispetto a quelle effettive, di tipo scolastico, ma la maggior parte degli intervistati (83%) e” convinta che sapere un”altra lingua aiuti a trovare un lavoro o migliorare le proprie possibilità di far carriera.
(Red/ Dire)

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