“Il Miur deve evitare inutili doppioni che non solo fanno male alle scuole già esistenti ma che rischiano di confondere, nel momento delicatissimo dell’orientamento, anche studenti e famiglie”.
Con queste parole il senatore Giovanni Piccoli si schiera a fianco del presidente degli Istituti Agrari del Triveneto Ezio Busetto, molto scettico sull’attivazione di un corso superiore dedicato alla viticoltura a Valdobbiadene, a cui la Commissione d’ambito ha dato un primo via libera.
“Sono scelte che vanno ben ponderate. Sull’istruzione superiore non si può fare semplice marketing, serve un approccio serio che parta dai fabbisogni occupazionali e da serie politiche per l’orientamento”.
“Una scuola agraria ha bisogno di spazi, attrezzature, terreni. Non bastano delle semplici aule”, rimarca Piccoli. “Per questo prima dobbiamo mettere gli Istituti esistenti nelle condizioni di operare con serenità, con mezzi e risorse, poi – semmai – occuparci di creare nuovi spazi”.
“La formazione agraria è strategica e può vantare una rete di importanti Istituti: non solo l’Agrario di Feltre o di Conegliano, ma anche Castelfranco con la sua sede staccata di Montebelluna”, la fotografia di Piccoli, che interpellerà sia Regione che MIUR per trovare “una soluzione coordinata nell’interesse di studenti e operatori”.