Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianclaudio Bressa definisce il referendum veneto sull’autonomia uno spreco di denaro. “Bressa millanta, sapendo benissimo che quello che propone, cioè la concertazione tra il Veneto e il governo affinché la Regione abbia più autonomia, è pura illusione – spiega il senatore veneto Giovanni Endrizzi del Movimento 5 Stelle – e lo diventerà ancora di più se al referendum del 4 dicembre dovessero vincere i SI e questa ‘deforma‘ costituzionale dovesse entrare in vigore. Una vera trattativa per l’autonomia del Veneto si potrà aprire solo se vince il NO”.
“In anni recenti – aggiunge il capogruppo in consiglio regionale Jacopo Berti – già altre Regioni hanno tentato la via della concertazione che è miseramente fallita, pur con una Costituzione che promuoveva il decentramento, figuriamoci se passa la riforma Renzi. I Veneti non sono asini a cui appendere una carota fino al 4 dicembre. In quella data, proprio per difendere il nostro referendum veneto, voteremo No al referendum costituzionale che riduce l’autonomia legislativa delle Regioni praticamente a zero, senza nemmeno il beneficio di una maggiore chiarezza nel riparto di competenze e quindi senza scongiurare il rischio del contenzioso Stato-Regioni”.