Sono in arrivo 68 milioni di euro per rimettere a norma le scuole del Veneto . La Giunta regionale, riunitasi sabato a Treviso, ha deciso di affidare alla Cassa depositi e prestiti l’intermediazione con la Bei (Banca europea per gli investimenti) del finanziamento per l’edilizia scolastica previsto dal governo nel 2013. Finanziamento che per il Veneto vale appunto 68 milioni di euro e i cui interessi saranno pagati dal Ministero dell’Istruzione, ricerca e università. “Finalmente una boccata di ossigeno per le amministrazioni locali del Veneto che hanno avviato i cantieri o hanno pronti nei cassetti progetti per la messa a norma, la prevenzione del rischio sismico, la rimozione dell’amianto di tanti istituti scolastici di diverso ordine e grado e non avevano ancora certezza sulla copertura finanziaria”, annuncia il presidente della Regione Luca Zaia.
Nei mesi scorsi il presidente Zaia aveva ripetutamente sollecitato la Conferenza Stato-Regioni, attraverso il presidente Sergio Chiamparino, perché le Regioni potessero avere una risposta chiarificatrice dal Ministero dell’economia e delle Finanze su quale percorso adottare per accedere ai finanziamenti Bei deliberati due anni fa, se indire una gara per individuare l’istituto di credito intermediario dell’operazione bancaria, o se appoggiarsi alla Cassa depositi e prestiti. “Di fronte al silenzio prima, e poi alle tardive e confuse risposte peraltro arrivate fuori tempo massimo – prosegue Zaia – la Giunta regionale ha deciso di porre termine ad ulteriori tergiversazioni e di autorizzare la stipula del mutuo con la Cassa depositi e prestiti, con oneri a carico dello Stato, scegliendo la via diretta offertaci dalla stessa Cdp. In questo modo consentiremo a Comuni e Province, che hanno la titolarità della gestione degli edifici scolastici, di poter disporre delle risorse necessarie per aprire i cantieri o per saldare il conto delle ristrutturazioni già avviate”.
“La sicurezza e la manutenzione delle scuole – conclude il presidente – sono il primo imperativo per ogni buona amministrazione, chiamata a preservare e a migliorare il patrimonio immobiliare pubblico, ma soprattutto a garantire ai giovani il diritto di frequentare aule dignitose, ospitali e confortevoli, in edifici salubri e privi di barriere architettoniche. Il rispetto e l’amore per la scuola non può prescindere dal rendere idonee e accoglienti le sedi dell’attività didattica”.