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Giovani e vecchi in fuga dall’Italia. Ecco i dati dell’emigrazione emersi al convegno “Un mondo di ingegneri bellunesi”

un mondo di ingegneriL’Italia non è una nazione per giovani, ma nemmeno per vecchi. Sono sempre di più, infatti, gli italiani che decidono di lasciare la patria verso lidi migliori. I dati sono emersi nel corso del convegno “Un mondo di ingegneri bellunesi” organizzato dall’Associazione Bellunesi nel Mondo con l’Ordine degli Ingegneri di Belluno che si è tenuto oggi, sabato 27 dicembre al  ristorante Nova Busa del Tor a Frontin di Trichiana.

Delle province venete, Belluno è quella che paga di più il prezzo della crisi, con partenze soprattutto di giovani laureati, che non vedono il proprio futuro dentro i confini circoscritti dalle Dolomiti. Difficile fornire dati certi, perché non tutti gli italiani si iscrivono all’Aire (Anagrafe italiani residenti all’estero). Chi elabora le cifre suggerisce infatti di moltiplicare per tre il numero ufficiale. Ecco dunque che se il rapporto riferito al 31 dicembre 2013 (l’unico disponibile al momento) conta che gli italiani fuori dai confini del Bel Paese sono oltre 4 milioni e 882 mila (praticamente una regione come il Veneto ndr), è facile sostenere che, di fatto, gli «emigranti» veri e propri sono circa 12 milioni.

I veneti iscritti all’Aire sono 336 mila, quindi nella realtà si ipotizza poco meno di un milione, dalla provincia di Belluno invece sono 45.771,  di questi il 45% sono donne e uomini di età compresa fra i 18 e i 49 anni. Il 20,3% invece sono gli over 65.

«Quest’ultimo dato, degli ultra 65enni – spiega il direttore dei Bellunesi nel Mondo, Marco Crepaz – sono i nuovi pensionati che decidono di andare all’estero, principalmente in Sud America o nell’Est Europa, dove con la pensione si comprano una casa, si pagano la clinica privata e vivono agiatamente».

C’è poi la community di Bellunoradici.net «il socialnetwork che attualmente raccoglie 607 utenti dalla prima alla quinta generazione con una età media di 43 anni. Persone che hanno a cuore la provincia di Belluno e che, da lontano, grazie alla rete danno il proprio contributo aiutando giovani e non solo intenzionati ad andare all’estero e creando sinergie con le imprese e gli enti locali».

Nel corso del convegno, una dozzina di giovani professionisti, tutti ingegneri, hanno raccontato la propria storia. Qualche esempio? Vittorio Lazzaris, di Forno di Zoldo, ha studiato Ingegneria meccanica a Padova e ora lavora in Baviera, all’Audi da una dodici di anni, Elena Meneguz, originaria di Feltre, laureata in Ingegneria gestionale a Udine, sta effettuando un dottorato di ricerca all’Imperial College di Londra sull’inquinamento atmosferico e la «fluidodinamica». C’è poi Andrea Da Ronch di Sedico, laureato due volte: una al Politecnico in ingegneria spaziale di Milano e un’altra all’Università di Stoccolma in Svezia, ora è professore universitario a Southampton in Inghilterra. Tutti hanno condiviso i limiti della provincia di Belluno: mancano le infrastrutture sia fisiche (colegamenti veloci per raggiungere Belluno) che telematiche (fibra ottica). La parola è andata a Guido Mantovani, docente di Finanza aziendale all’Università Ca’ Foscari Venezia, è infatti il primo esponente di un ateneo italiano ad entrare nel comitato scientifico della World Finance Conference.

«Questo territorio è ricco, se una volta la sua missione era legata alla manodopera, oggi esporta idee. Per vendere un’idea non serve spostarsi, ma bisogna avere le infrastrutture, come la fibra ottica. Qui sono assolutamente insufficienti». «I dati sulla disoccupazione sono purtroppo drammatici – ha detto Oscar De Bona, presidente dei Bellunesi nel Mondo – . Molti se ne vanno dall’Italia, ma c’è un 87% di persone che vorrebbero tornare, se ci fossero le condizioni. I giovani sono una risorsa e il fatto che lascino l’Italia spero sia una scelta e non una costrizione». Il presidente dell’Ordine degli Ingegneri, Ermanno Gaspari ha fornito alcuni dati sulla sua categoria: i giovani ingegneri italiani sono tra i meno pagati in Europa, ecco perché molti si trasferiscono all’estero.

Quali sono i comuni che sentono di più l’emigrazione?

Se guardiamo le tabelle dell’Aire tra i 25 comuni per iscritti all’anagrafe estera, parlando su scala veneta, troviamo Belluno, (5036 persone), Feltre (2997), Lamon (2140), Fonzaso (2086), Arsiè (2021) e Sedico (1873).

I Paesi di emigrazione preferiti dai veneti sono, seguendo la graduatoria dei dati ufficiali: Brasile (88.483 emigranti), Argentina (42.204), Svizzera (41.377), Francia (25.095), Germania (22.735), Regno Unito (16.497), Belgio (15.722), Australia (12.473), Stati Uniti d’America (9746), Canada (9459), Spagna (8804), Venezuela (5272), Uruguay (3948), Sudafrica (3096), Paesi Bassi (2166) per arrivare alla Cina (1712).

Alberto De Nart

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