«Almeno il 50% di questa gente non ha diritto ad essere definita profugo. Si tratta di stranieri che provengono da altri Paesi dell’Unione europea che non hanno diritto a nessun tipo di assistenza. Sono dotati di carte di credito che la maggior parte della gente se le sogna, si spostano in aereo, atterrano a Venezia e poi vengono a Gorizia a mettersi in fila per il rilascio dell’asilo politico».
E’ quanto ha dichiarato il prefetto di Gorizia Zappalorto al quotidiano il Piccolo. «Questi non sono profughi – afferma il prefetto – sono semplicemente furbi. E la commissione territoriale per richiedenti protezione internazionale dovrebbe capire una volta per tutte il gioco che stanno facendo. Eviterebbe anche di far spendere un sacco di soldi allo Stato italiano».
L’Unione europea, del resto sembra aver delegato all’Italia il compito di assistere i migranti nella fase di prima accoglienza, che comunque si protrae per mesi. Quando addirittura, come nel caso dell’Inghilterra, ci si defila dall’operazione.
“Favoriscono le partenze dal Nord Africa, le tragedie del mare e gli arrivi nel continente europeo”. Lo ha detto la scorsa settimana il sottosegretario agli Esteri britannico del governo Cameron, Joyce Anelay annunciando che per questo motivo la Gran Bretagna non sosterrà le operazioni di soccorso per i migranti che tentano di arrivare in Europa. Il governo inglese, dunque, cessata l’operazione Mare Nostrum (il 31 ottobre) non parteciperà a Triton, che, coordinata da Frontex, ha preso il via il 1° novembre. Queste operazioni di soccorso – ha precisato il sottosegretario inglese – creano un fattore di attrazione involontaria, spingendo più migranti a tentare la pericolosa attraversata via mare e causando quindi più morti tragiche e inutili”.