Via libera alla fusione dei comuni di Quero e di Vas in Provincia di Belluno. Lo ha deciso oggi la giunta regionale del Veneto.
Ad annunciarlo è il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Dario Bond che ha seguito la vicenda fin dall’inizio appoggiando la volontà delle due amministrazioni del Basso Feltrino che già da una decina d’anni hanno dato vita all’Unione Setteville, realtà che recentemente ha visto l’ingresso anche del comune confinante di Alano di Piave.
“E’ un passo fondamentale verso servizi più efficienti a favore dei cittadini – dal trasporto scolastico alle immondizie – e nuove economie di scala per gli enti alle prese con una crisi economico-finanziaria senza precedenti”, afferma Bond che contemporaneamente sottolinea come il Basso Feltrino sia sempre stato all’avanguardia in questo senso. “Il processo aggregativo iniziato con l’Unione Setteville è arrivato a maturazione, senza contare i benefici che derivano dalla fusione, ovvero la garanzia di trasferimenti statali aggiuntivi per dieci anni”.
Stando al decreto sulla “spending review” infatti il contributo straordinario ai municipi che danno luogo alla fusione è commisurato al 20 per cento dei trasferimenti erariali attribuiti per l’anno 2010.
Ma le agevolazioni non finiscono qui: “C’è anche una legge regionale, la 18, che per il 2012 ha stanziato 3 milioni e 150 mila euro per l’incentivazione dell’esercizio associato di funzioni e servizi, a maggior ragione per le fusioni”, ricorda il capogruppo del Popolo della Libertà.
“Alla base di questa fusione c’è un lungo processo di condivisione”, rimarca Bond. “Il 26 marzo scorso si è persino fatta una riunione congiunta dei consigli comunali a cui la cittadinanza poteva intervenire”.
Tanto per la cronaca, l’ok ufficiale alla fusione è stato dato dai due consigli comunali a fine giugno: precisamente il 29 giugno a Quero, il 18 giugno a Vas.
“Quello che va sottolineato è che questa fusione va a migliorare i servizi per i cittadini e ad abbassare le tariffe”, conclude Bond. “La fusione è la ciliegina sulla torta di un’armonizzazione partita da lontano e che ha visto i sindaci in prima linea” .
Da un punto di vista procedurale la giunta ha predisposto un disegno di legge che sarà trasmesso alla Conferenza permanente Regione-Autonomie locali per l’espressione di un parere prima dell’approdo in Consiglio regionale per la trasformazione definitiva in legge.