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Giornata provinciale della sicurezza nella scuola. Cavaliero, preside Segato-Brustolon: “Solo da noi si è riusciti a coinvolgere davvero tutti”

“Proviamo a essere sicuri”, recita il cartello arancione, colore dei giubbotti d’emergenza, appeso oggi, 15 ottobre 2012, su tutte le scuole della provincia di Belluno, di ogni ordine e grado.

La sicurezza non è fatta solo di edilizia e manutenzione, di certificazioni e preposti, di corsi su normativa e procedure. La sicurezza è anche uno stile di vita che va dall’incolumità fisica al benessere psicologico di chi “abita” la scuola: gli studenti, certo, ma anche i professori, il personale, la dirigenza, le famiglie. È questo il principio, anzi, la profonda convinzione, che ha portato la RESIS, la rete per la sicurezza nelle scuole di Belluno, a organizzare una giornata provinciale della sicurezza nella scuola.

Un evento tanto più significativo, se si considera la mole delle forze messe in campo: con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Provinciale e dello Spisal, e con l’interessamento della Provincia, il progetto ha visto la partecipazione di tutte le 43 scuole distribuite sul territorio provinciale, oltre ai 5 istituti paritari, negli oltre 250 plessi in cui si svolgono le attività didattiche. Miglia di studenti, centinaia di docenti e di addetti ai vari servizi scolastici sono stati coinvolti in molti modi diversi, con attività didattiche ad hoc, filmati, esercitazioni, prove di evacuazione.

Gerardo Cavaliero

“Si tratta di un caso unico”, spiega Gerardo Cavaliero, preside del Segato-Brustolon, scuola capofila dell’iniziativa. “Esistono infatti reti simili in altre province, ma solo da noi si è riusciti a coinvolgere davvero tutti”.

La sicurezza è fatta di procedure e organizzazione del lavoro, ma anche di comportamenti adeguati sia nelle normali giornate di scuola, sia nel remoto ma non impossibile caso di un’emergenza. E questi comportamenti non possono venire se non dalla consapevolezza che l’iniziativa vuole infondere negli studenti. In questo modo, l’orientamento alla sicurezza potrà diventare un bagaglio da cui non ci si separerà mai, un atteggiamento mentale che gli studenti porteranno nella loro vita quotidiana. Anche a casa. Anche quando, un giorno, entreranno nel mondo del lavoro.

La Resis si autofinanzia con i fondi delle scuole, ma nel corso della giornata sono stati presentati tre progetti che hanno ottenuto un finanziamento, per un totale di 150mila euro, della Regione Veneto.

“La giornata”, ricorda Cavaliero, “è stata resa possibile dal comitato tecnico-scientifico della rete, in particolare dall’impegno di Daniela Del Pizzol dell’Ufficio Scolastico Provinciale, del dirigente scolastico Mariarosa Salmazzo, di Nicoletta De Marzo dello Spisal, e dei professori Eros Fagro e Cesare D’Agostini del Segato-Brustolon”.

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