Apprendiamo con stupore e notevole rammarico che la cordata di imprenditori bellunesi, che doveva farsi carico della gestione degli impianti sportivi del Nevegàl per la prossima stagione invernale, ha ritirato la propria disponibilità in quanto il sindacato FILT-CGIL avrebbe paventato la necessità che la nuova società assuma tutti i lavoratori della NIS, non solo i 7 lavoratori oggi in organico ma anche gli stagionali, per un totale di circa 22 persone.
Non sfugge a nessuno come la richiesta del sindacato abbia il solo effetto di far tramontare definitivamente ogni speranza per i dipendenti Nis. Si ritorna così alla situazione di prima, tutti a casa.
A causa della presa di posizione della FILT-CGIL è già oggi molto concreta l’eventualità che si avveri il peggiore degli scenari: nessun imprenditore disposto a farsi carico della gestione degli impianti del Colle, tutti i dipendenti della NIS a casa senza lavoro e il Nevegàl senza impianti aperti durante l’inverno e quindi senza nessuna stagione turistica, con enorme danno anche per le attività dell’indotto. Senza poi dimenticare quello che da sempre il colle rappresenta per i cittadini bellunesi.
Per gli effetti che produce, questa non può dirsi un’iniziativa sindacale ma politica. E come tale viene da chiedersi se non sia ispirata da rancori politici personali verso l’amministrazione Massaro.
Dagli incontri di oggi, sabato, riemerge a quanto pare una flebile speranza, grazie all’iniziativa dei privati, disponibili a fare un’ultima oggettiva verifica della situazione.
E’
chiaro a tutti che questo è “l’ultimo treno”; l’auspicio della maggioranza a questo punto è che coloro i quali hanno contribuito ad affossare l’operazione, dimostrino ora un forte senso di responsabilità.
i gruppi consiliari di maggioranza