Da Roma un oscuro “travet” del Ministero della Funzione pubblica, tale Carlo Deodato, si permette di organizzare in anticipo i funerali dei Bellunesi, e da Treviso un altrettanto oscuro funzionario del Sindacato Uil sentenzia che “accorperà” Treviso con Belluno ed una parte di Venezia.
Il Consiglio regionale non s’è ancora riunito ed i giochi sembrano già fatti? Mi permetto di prendere spunto da queste indiscrezioni, che oltretutto gettano discredito sul valore politico delle Istituzioni locali, del tutto messe da parte, per proporre al Consiglio stesso di considerare l’unica proposta valida che era scaturita giorni fa dalla riunione delle Autonomie locali. Achille Variati, Sindaco di Vicenza, aveva proposto le due grandi Province Verona, Vicenza, Rovigo, e Padova con Treviso, l’area metropolitana di Venezia, lasciando a Belluno la specificità riconosciuta dal nuovo Statuto veneto.
La manifestazione che il Bard sta organizzando per sabato 27 ottobre a Belluno in Piazza del Duomo deve trasformarsi nella presa di coscienza di tutti Bellunesi che il tempo è ormai scaduto ed il baratro che avevo pronosticato è alle porte. Confido che finalmente il velo di torpore si spezzi e si trovi la forza di combattere, si, combattere, per la nostra sopravvivenza.
Tomaso Pettazzi