Tutti i settori perdono occupati. Flessioni drammatiche in Cadore. O si allenta la pressione fiscale su lavoro e imprese o la disoccupazione è destinata a crescere.
L’Osservatorio sull’artigianato bellunese dell’UAPI ha presentato i dati occupazionali del 1° semestre dell’anno in corso, che evidenziano tutte le criticità del sistema produttivo provinciale della piccola impresa e dell’artigianato.
Nei primi sei mesi dell’anno l’occupazione è scesa del 2,7%, con flessioni pesanti soprattutto nelle costruzioni (-5,2%), nel manifatturiero (-2,1%) e anche nei servizi (-1,4%), colpendo in particolare le aree del Cadore (- 6%) e del Feltrino (- 2,7%).
“Malgrado un terzo delle imprese abbia effettuato assunzioni – puntualizza Walter Capraro, direttore dell’Unione Artigiani e Piccola Industria (UAPI) – nel primo semestre dell’anno i nuovi occupati sono calati del 16,3%. A crescere, poi, sono solo gli occupati over 50 (+1,4%) e i contratti part- time (+0,4%), mentre l’apprendistato cala di un 8%. Unica consolazione il fatto che la perdita occupazionale poteva essere sicuramente molto più sostanziosa se non vi fosse stata un contrazione significativa dei licenziamenti, a dimostrazione che per le nostre aziende i tagli drastici di personale sono una pratica non amata”.
“E’ un crollo annunciato – dice Capraro – frutto di una recessione lunghissima, che nel 2012 ha aperto una nuova fase: una crisi da sottoconsumo strutturale che trova origine da una perdita generale di capacità di spesa e risparmio. Stiamo tutti aspettando una riduzione della pressione fiscale sui redditi da lavoro e d’impresa, che però tarda troppo ad arrivare: la speranza è che si innesti davvero già a partire dai primi mesi del prossimo anno una ripresa seppur minima da cui le aziende possano ricavare elementi di ottimismo e fiducia. Finchè ciò non accadrà, ulteriori perdite di occupati saranno inevitabili”.
I dati nei dettagli
Settori
La flessione interessa tutti i settori: l’edilizia perde il 6,1% degli occupati, l’occhialeria il 5,6%, l’impiantistica registra un -3%, i trasporti un -2%, la metalmeccanica di produzione un -0,2%
Stabile, invece, l’occupazione nel manifatturiero innovativo e un incremento leggero dello 0,7% per il settore del legno.
Aree
In Cadore perdita pesantissima del 6%, con contrazioni occupazionali in tutti i macrosettori: manifatturiero (-5,2%), costruzioni (-6,6%), servizi (-7,2%). Calo di occupati del 2,7% nel Feltrino, del 2,2% nella Val Belluna, del 2% in Agordino e dell’1,5% nell’area Zoldano-Longaronese-Alpago e nel Comune Capoluogo.
Stranieri
Calano quasi del 10% gli stranieri occupati nelle piccole imprese. Nel legno e nell’alimentazione la contrazione è del 20%, nell’occhialeria del 17,4%, nell’autoriparazione del 16,7% e nell’edilizia del 15,8%. A essere espulsi dal mercato sono soprattutto i maschi (-11,2%).