“La legge sulle Unioni montane approvata dal Consiglio regionale dà un giusto peso alla montagna. In questo modo si è salvaguardato quel principio di rappresentanza di cui il nostro territorio ha bisogno, senza contare che si riconosce un ruolo ancora maggiore ai sindaci, vero motore del nostro territorio”.
A dirlo è il coordinatore provinciale del Popolo della Libertà Stefano Ghezze dopo che l’assemblea regionale del Veneto ha approvato la legge sulle Unioni dei comuni montani, disciplina che va a integrare la nuova legge regionale sui servizi associati approvata in Consiglio il 27 aprile scorso.
“Il Bellunese ha bisogno di enti che lo sappiano rappresentare e fare sintesi delle esigenze del territorio soprattutto in un momento in cui si sta mettendo in discussione il ruolo delle Province”, prosegue il coordinatore del Popolo della Libertà, convinto che le Comunità montane abbiano dimostrato di lavorare bene: “Nonostante la lobby della pianura continui a parlare di carrozzoni – solo per nascondere le sue magagne – le future Unioni montane saranno degli enti strumentali ancora più snelli ed elastici delle attuali strutture. In montagna non abbiamo mai sprecato un centesimo e le Unioni di comuni montani ci aiuteranno a perseguire ulteriori economie di scala.
Ricordo poi che non ci saranno né gettoni di presenza né emolumenti per i presidenti. Insomma, un modello responsabile di gestione del territorio. A chi continua a strumentalizzare la partita dico di venire su da noi e tastare con mano l’operatività di queste realtà e dei loro validissimi amministratori”.