Che la sinistra fosse specializzata ad affondare se stessa non è una novità. E’ successo con le divisioni degli anni ’20 che consegnarono l’Italia a Mussolini. E, per restare in tema, anche cinque anni fa alle precedenti elezioni amministrative di Belluno. Una lunga tradizione insomma, che non si smentisce nemmeno questa volta. E’ di oggi, infatti, l’attacco frontale di Irma Visalli, segretario e candidato al consiglio comunale del Pd di Belluno al candidato sindaco Jacopo Massaro (anche lui centrosinistra), sulla base di un virgolettato pubblicato sul Corriere del Veneto il 3 aprile: «Nel caso la candidata del PD vada al ballottaggio non so cosa farò» avrebbe detto Massaro.
Tanto è bastato ad Irma Visalli per sentenziare: «Le parole sono chiare, i concetti pure. È dunque con grande tristezza e rammarico che come Segretario del Partito Democratico devo prendere atto che con queste dichiarazioni Jacopo Massaro ha dimostrato obiettivamente di lavorare per Antonio Prade, con un conseguente enorme danno per la città».
Sconcertato dell’episodio Jacopo Massaro che precisa: «un giornalista effettivamente mi ha chiesto cosa farete dopo l’8 maggio. Gli ho risposto, non lo so. Non sono solo io decidere, c’è una coalizione. Tutto qui. Ma non ho mai lasciato intendere in alcun modo di voler appoggiare Prade. Ci mancherebbe…»!