
Circa 21 chilometri di autostrada alpina, per oltre la metà in galleria; un grande passo del Veneto e del Bellunese verso l’Europa, un’opera che avvicinerà ulteriormente al mondo intero le Dolomiti, patrimonio ambientale dell’umanità. E’ questo il valore del cosiddetto Passante Alpe Adria, nome originario del project financing del quale oggi l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, accompagnato dai tecnici e dai progettisti, ha presentato alle comunità locali interessate lo Studio d’Impatto Ambientale (SIA). Si tratta in sostanza del prolungamento dell’autostrada A 27 da Pian di Vedoia fino a Macchietto (Perarolo di Cadore), quasi nel cuore del Cadore, sul quale gli enti locali hanno manifestato ampio assenso, accompagnato dalla richiesta di fare presto e di non farsi fermare da nessuno. “E’ l’avvio concreto di un’ulteriore fase di un sogno che abbiamo – ha commentato Chisso – quello di proseguire a nord, verso l’Europa: questa è la parte fattibile, che dipende solo da noi, che ha l’assenso di tutti, che è già stata valutata positivamente da tutti gli organismi interessati. Si parte – ha detto ancora Chisso – e nei prossimo 60 giorni chiunque ne abbia interesse potrà presentare osservazioni, che saranno valutati dalla Commissione regionale di Valutazione di Impatto Ambientale regionale. Poi si passerà all’approvazione del progetto preliminare da parte del CIPE. Dopo di che andremo in gara europea per individuare a chi affidare la gestione e la realizzazione, che è prevista in quattro anni. Tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017 l’opera sarà terminata: modernissima, senza barriere e con una modernissima forma di esazione, sicura, utile a tutti, speriamo con il massimo allargamento della gratuità per i residenti”. La realizzazione del Passante Alpe Adria, che comporterà un investimento da 1,2 miliardi di euro senza nessun costo per le casse pubbliche, “va anche colto come occasione per dare risposta alle richieste di infrastrutturazione delle comunità locali – ha detto Chisso – rispetto alle quali c’è la disponibilità della Regione a intervenire, anche verso l’Anas e il Governo, per risolvere le situazioni di pesantezza segnalate”.
Dal punto di vista delle procedure, l’intervento è inserito in Legge Obiettivo. L’opera avrà tre svincoli: quello all’altezza di Pian di Vedoia, a Longarone e, appunto, a Macchietto a Pian de l’Abate. Il tracciato interessa i Comuni bellunesi di Longarone, Castellavazzo, Ospitale di Cadore e Perarolo di Cadore. La lunghezza complessiva dell’asse principale è di circa 20,7 km. La sezione viaria sarà a due corsie per senso di marcia con corsia di emergenza.