E’ stato trovato senza vita il pescatore uscito ieri sera di casa alle 20 diretto al torrente Cordevole e mai più rientrato. Il corpo è stato individuato sott’acqua, dopo che, grazie alla disponibilità dell’Enel, è stata fatta abbassare la portata dell’affluente del Piave. L’allarme per il mancato rientro di R.D.M., 72 anni, di Santa Giustina è stato lanciato nella notte dai famigliari preoccupati della sua assenza. Attorno alle 4.30 le squadre del Soccorso alpino di Feltre hanno iniziato la sua ricerca, rinvenendone l’auto parcheggiata in località Fant, 500 metri sopra la confluenza del Cordevole nel Piave. Lungo la sponda, nel lato destro scendendo verso il fiume, i soccorritori hanno visto la postazione da dove l’uomo è scivolato, con la canna da pesca infilata tra i sassi. Cento metri più in basso è stato trovato il suo cestino, e ancora più a valle una calzatura. In questi giorni il livello del torrente è molto alto e nelle anse si formano grosse vasche profonde. Le squadre, cui si sono aggiunti la Stazione di Belluno e i volontari di Protezione civile, hanno percorso lunghi tratti sia del Cordevole, che del Piave, comprese diverse diramazioni, fino a Busche, mentre i gommoni dei vigili del fuoco effettuavano la ricerca in acqua. Alle 8.15, l’elicottero del Suem di Treviso, dopo aver imbarcato un tecnico di Feltre, ha effettuato un sopralluogo dall’alto lungo l’asta, ma pur essendo molto limpido, la visibilità del corso d’acqua era limitata nelle zone più profonde e non è emersa nessuna traccia dell’uomo. I soccorritori hanno quindi deciso di chiedere all’Enel se fosse possibile ridurre la portata del torrende dalla diga del Mis. La
risposta è stata subito positiva e nel giro di un’ora la quantità d’acqua si è dimezzata. Un conoscente del pescatore, che lo aveva cercato con i soccorritori tutta la notte, ne ha allora visto emergere il corpo in un tratto prima sommerso. La salma è stata quindi ricomposta, recuperata e affidata al carro funebre.