Il Partito Democratico esprime grande soddisfazione per un’opera che, in provincia, è la più grande degli ultimi 30 anni. Il risultato è stato sicuramente raggiunto grazie all’apporto e all’impegno di tanti ma soprattutto del già Presidente della Provincia Sergio Reolon del già Ass.re Quinto Piol e dei nostri rappresentanti del Centro Sx a Roma e in Regione. Ci piace soprattutto rilevare che tale risultato è il successo di un metodo politico che ha portato alla soluzione di un problema reale e concreto, non solo per la città di Belluno, ma per tutta la provincia. Se ne parlava da decenni ma la svolta è avvenuta nel 2002-2003 e poi con le elezioni provinciali del 2004. Nel 2002 i partiti dell’Ulivo, poi Partito Democratico, avevano individuato nel nodo della viabilità del Col Cavalier un problema che coinvolgeva tutta la viabilità provinciale, causando in quel punto una strozzatura per l’intera Val Belluna. Una barriera che spacca in due il territorio provinciale. Si è così dato vita a un percorso politico che ha portato prima a un ampio confronto diretto con i cittadini e, poi, a respingere la filosofia “meglio l’uovo oggi che la gallina domani” che in quel momento, sostenuta da molti, vedeva come possibili soluzioni, alternative al traforo, valichi e/o stradine varie. Ma noi abbiamo sempre ritenuto e sostenuto che se il Traforo del Col Cavalier era un’esigenza primaria dell’intera provincia era giusto e possibile ottenere i finanziamenti per la sua realizzazione. Tale impostazione è stata confermata in congressi del partito e quindi Sergio Reolon con tutto il centrosinistra l’ha indicato come il primo obbiettivo da raggiungere nel programma elettorale delle elezioni provinciali 2004. In politica non è facile fare le scelte e dare le priorità ma è l’unico modo per raggiungere obbiettivi importanti. Tale modo trasparente e coraggioso di fare le scelte ha raccolto il consenso dei cittadini e ha dato la forza alla Provincia di portarle avanti nei confronti di Regione, ANAS e Stato, superando anche le posizioni di parte. L’amministrazione Reolon, infatti, si è messa subito al lavoro con determinazione: ha parato il colpo del “tradimento” dell’ANAS, ha convinto la Regione e, attraverso i parlamentari veneti dell’Ulivo/PD, nel 2007 ha ottenuto il finanziamento necessario dal governo Prodi. Poi l’affidamento a Veneto Strade, la progettazione e l’appalto. Ora il traforo del Col Cavalier è una splendida realtà e un raro esempio di come il “fare politica” possa esprimere un elevato livello di responsabilità, partecipazione e concretezza. .
L’Unione comunale del Partito Democratico di Belluno
Gennaio 2005 , Provincia di Belluno, ANAS, Regione Veneto e comuni interessati firmano un preaccordo di programma per la “realizzazione della strada a scorrimento veloce denominata Valbelluna nel tratto compreso tra le località di Cadola in comune di Ponte nelle Alpi e Anzù in comune di Feltre.” Il primo intervento individuato è il traforo del Col Cavalier compreso nel tracciato.
Aprile 2005 , al fine di consentire all’ANAS di finanziare e realizzare l’opera, Provincia, ANAS e Comune di Belluno firmano un protocollo d’intesa per la permuta del tratto di SS 50 Bivio Ponte nelle Alpi – S.Fermo con il tratto di SP 1 Bivio S.Caterina – Visomelle. La Provincia si impegna a definire il progetto preliminare compreso il parere positivo della Soprintendenza.
Settembre 2006, a Venezia la Regione Veneto, in accordo con la Provincia di Belluno, consegna al ministro e all’ANAS l’elenco delle opere per il bellunese dove al primo posto in ordine di priorità è indicato il Traforo di Col Cavalier.
Giugno 2007 presentazione a Roma del piano poliennale ANAS, presente l’ass. Piol: il Col Cavalier non è ricompresso tra le opere prioritarie.
Considerata l’inaffidabilità del finanziamento ANAS, la Provincia decide di percorrere la strada del finanziamento diretto e straordinario da parte dello Stato: c’è l’impegno in tal senso del vice Ministro dei DS De Piccoli (Governo Prodi).
Agosto 2007, la Provincia trasmette a Veneto Strade il Progetto Preliminare dell’opera dopo aver ricevuto il parere favorevole di massima dalla Soprintendenza.
Nell’ ottobre 2007 viene firmato l’accordo di programma tra Provincia, Regione e Veneto Strade per la progettazione definitiva dell’opera.
Fine 2007, la Senatrice Veneta della Margherita Simonetta Rubinato per conto dei parlamentari veneti del centrosinistra presenta e fa approvare un emendamento alla legge finanziaria dello stato del 2008 (governo Prodi) che assegna al Veneto un finanziamento straordinario complessivo per la viabilità pari a 150 milioni di euro con il preciso impegno della Regione di assicurarne 63 per la variante del Col Cavalier.
Nel giugno del 2008 è stato sottoscritto l’accordo con la Provincia, Regione Veneto e Comune per affidare a Veneto Strade la realizzazione dell’opera.
Febbraio 2009.L’opera viene inserita nel Piano Triennale Regionale 2009 – 2011.
Marzo 2009 il bando di gara d’appalto integrato (progettazione esecutiva e realizzazione dell’opera) viene pubblicato sulla Gazzetta Europea e prevede come termine ultimo per la presentazione delle offerte il giorno 26.5.2009 alle ore 12.00.
L’importo dei lavori a base d’asta, IVA esclusa, è di 45.322.486,78 EURO.
Entro il termine previsto sono pervenute 14 offerte che vengono esaminate dalla apposita commissione sia sotto l’aspetto tecnico che economico.
Dicembre 2009. L’offerta complessivamente più vantaggiosa risulta essere quella di una A.T.I. ( Associazione Temporanea di Imprese) composta dalla Oberosler di Bolzano, la Sacaim di Venezia e dalla bellunese Deon.
Primavera 2010 viene completato e approvato il progetto esecutivo.
GIUGNO 2010 inizio dei lavori.