I Campionati mondiali di bob e slittino non si possono più fare in Italia perché non abbiamo più un impianto adeguato. In realtà una pista ci sarebbe ed è quella di Cesana, in Piemonte, dove sono stati lasciati in abbandono gli impianti costruiti per le Olimpiadi invernali del 2006. Olimpiadi che se si fossero fatte a Cortina sarebbero state un investimento e non solo una spesa perché nel frattempo gli impianti di Torino sono diventati cattedrali nella neve. Tra i tanti risultati negativi di quella scelta oggi la Fisi, la Federazione italiana sport invernali, ci comunica pure che in Italia dobbiamo dimenticarci del bob e dello slittino ad iniziare dalla forzata rinuncia ad ospitare i Mondiali di slittino del 2011 assegnati a Cesana e ora, proprio per mancanza di un impianto, in attesa di riassegnazione.
Faccio un appello, dunque, perché si torni a considerare l’idea di ristrutturare la pista di Cortina. Chiedo di fare una lobby per aiutare lo sport invernale veramente praticato e mi appello al presidente della Fisi, Giovanni Morzenti, a tutto il Comitato veneto della Fisi ad al suo presidente Roberto Bortoluzzi, al consigliere federale del bob, il nostro campione Corrado Del Fabbro e mi appello anche al Coni, al Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, al Presidente della Provincia di Belluno e al Sindaco di Cortina perché si possa arrivare in tempi brevi a definire un progetto condiviso, anche col Governo, per la riapertura della pista Eugenio Monti. Mi appello anche a tutti gli sportivi e gli appassionati di questi sport perché solo una forte mobilitazione generale può portare risultati concreti. Oggi siamo in una condizione nella quale nonostante i soldi spesi per gli impianti sportivi per le Olimpiadi nel 2006 non abbiamo impianti. E’ una situazione paradossale. E’ veramente paradossale che campioni di bob come quelli della scuola italiana che si rità proprio alla leggenda di Monti, e come pure gli slittinisti che hanno in Armin Zoegeler un campione del mondo, non possano più gareggiare in casa. Paradossale anche il fatto che le squadre nazionali italiane siano costrette ad andare all’estero – in Austria, Germania o in Svizzera – per allenarsi. Infine rivolgo un appello accorato anche all’amico deputato Franco Gidoni che è bellunese, ma soprattuto è un grande appassionato ed esperto di questi sport. Insomma la pista di Cortina è una sfida per tutti i bellunesi, e per tutto il Veneto e l’Italia, dunque dobbiamo dimostrare la capacità di essere all’altezza di una grande azione comune in difesa di una delle nostre più famose tradizioni sportive e culturali.