All’Arpav la realizzazione del sistema di monitoraggio della frana di Cancia
«Sono particolarmente grato ai colleghi di giunta e, in particolare a Giancarlo Conta ed Elena Donazzan, rispettivamente assessori alla Difesa del suolo e alla Protezione civile – ha dichiarato l’assessore bellunese Oscar De Bona al termine della seduta del governo veneto – per aver predisposto un intervento strutturale per mitigare il rischio idrogeologico a cui è soggetto l’abitato di Cancia a ridosso della frana. Era il 18 luglio scorso quando la frazione di Borca di Cadore è stata ancora una volta colpita dalla gran massa di materiale precipitata dalle pendici dell’Antelao causando la morte di due persone. Si è trattato di un lutto gravissimo, che ha addolorato tutti profondamente e che richiede interventi urgenti affinché non possa mai più ripetersi». Così la giunta del Veneto, che ha già dichiarato lo stato di crisi che permette di attingere risorse al fondo regionale e consente di avanzare la richiesta al Dipartimento nazionale per la dichiarazione dello stato di emergenza, ha affidato all’Arpav la progettazione e l’esecuzione del sistema di monitoraggio e di allarme della frana. «Tale sistema, la cui spesa di realizzazione è prevista in 160 mila euro – ha sottolineato De Bona – dovrà essere pronto con la tempestività che la situazione impone e andrà accoppiato ad altri specificamente idonei per l’allertamento della popolazione. Esso avrà comunque la funzione primaria del monitoraggio meteo-idro-pluviometrico per la previsione e l’allerta in caso di precipitazioni importanti. In precedenza, esattamente una settimana fa, la giunta veneta aveva impartito alcune disposizioni urgenti per il ripristino e la messa in sicurezza del territorio da attuarsi in regime di somma urgenza. In particolare sono stati attivati i lavori per liberare il materiale dalle zone della vasca di accumulo e del sovrastante canalone, oltre al ripristino delle opere di difesa».
Cortina, 100 mila euro per l’acquisto del terreno dell’ex ferrovia
Il governo del Veneto, nella seduta odierna (4 agosto), ha accolto la domanda inoltrata dal Comune di Cortina d’Ampezzo e ha concesso un ulteriore contributo di 100 mila euro per procedere in maniera compiuta all’acquisto del terreno dell’ex Ferrovia delle Dolomiti. «Il provvedimento proposto dal collega alla Mobilità, Renato Chisso – spiega l’assessore Oscar De Bona – si richiama ala precedente accordo di programma fra la Regione Veneto e il Comune di Cortina, sottoscritto in data 7 novembre 2006, il quale costituisce punto di riferimento per le fasi di acquisizione dell’ex sedime ferroviario. Ora spetta all’amministrazione comunale ampezzana presentare entro il 31 dicembre 2011 la rendicontazione della spesa sostenuta».
Contributo alla Comunanza delle Regole d’Ampezzo
Al termine della giunta l’assessore De Bona riferisce che su iniziativa dell’assessore agli Enti locali e ai Parchi, Flavio Silvestin, è stato concesso i contributo di 368.602,11 euro alla Comunanza delle Regole d’Ampezzo. Questo stanziamento completa un finanziamento destinato alle spese di gestione del Parco delle Dolomiti d’Ampezzo con lo scopo di realizzare l’obiettivo programmatico di favorire l’attuazione delle finalità stesse per cui i parchi regionali sono stati istituiti.
100 mila euro per sistemare la strada della nuova Rsa di Pieve di Cadore
All’azienda Ulss n. 1 di Belluno, la giunta regionale ha assegnato il finanziamento straordinario di 100 mila euro a copertura dei costi per la sistemazione della strada di accesso alla nuova Residenza sanitaria assistita nell’ex colonia Vazzoler di Pieve di Cadore. Lo fa sapere l’assessore Osca De Bona il quale precisa che si tratta di un contributo straordinario per finanziato ai lavori di adeguamento della “Via Privata del Bersaglio”necessari per garantire l’accesso alla Rsa del Centro Socio Sanitario del Cadore.
«Sulla base della relazione del collega assessore alle Politiche sanitarie, Sandro Sandri, – spiega De Bona – è stato ritenuto di contribuire alla copertura delle spese necessarie all’attuazione degli interventi urgenti per la viabilità di accesso alla struttura, anche per non vanificare il contributo assegnato per la realizzazione della nuova Rsa e per consentire la sua attivazione in tempi ragionevolmente contenuti. Il finanziamento straordinario è a carico del Fondo sanitario regionale a condizione che il Comune di Pieve di Cadore si impegni a costituire sulla strada un vincolo di destinazione a favore della Residenza fintanto che questa rimarrà in esercizio».