Ultimo giorno di campagna elettorale. Ripartito Calderoli, mentre Pierluigi De Cesero conclude la sua campagna elettorale con una festa di piazza a Longarone (appuntamento alle 20, tra gli ospiti anche il cattolicissimo onorevole Rocco Buttiglione) tacciono le polemiche sulle vere o presunte scorretezze elettorali e sulle intemperanze dei soliti ignoti-idioti di cui sono stati oggetto sia il candidato di centrodestra Gianpaolo Bottacin che quello di centrosinistra Sergio Reolon (e di mezzo ci è andato anche qualche bene pubblico). L’ala destra con Antonia Monteleone e quella della sinistra alternativa con Ettore Sartori, hanno dimostrato che si può fare campagna elettorale corretta partendo da punti di partenza opposti ma discutendo concretamente sul da farsi. Il Pab si è allargato fuori dagli spazi elettorali consentiti, come del resto hanno fatto chi più chi meno quasi tutti gli altri partiti con una nota di biasimo in più alla Lega per i vandalismi all’istituto agrario di Vellai di Feltre. Sabato e e domenica saranno agli elettori a decidere a chi toccheranno la Provincia di Belluno e una quarantina di amministrazioni comunali. I boomaker, per quello che ci azzeccano, danno Reolon favorito di poco su Bottacin, con De Cesero, Bampo, Sartori e Monteleone a seguire. Il ballottaggio, quasi certo, vedrà l’apparentamento delle liste minori con quelle dei due contendenti, salvo veti o sbarramenti. In generale il centrodestra è favorito, ma Reolon, come il generale Custer, resiste a Fort Piloni, forte di alcune idee coerenti e una visione del futuro della montagna che ai suoi avversari mancano, mentre Berlusconi e Bossi paiono accordarsi sul Veneto alla Lega e Bottacin cavalca l’onda e ringrazia. Le nuove amministrazioni comunali, invece, potrebbero riservare qualche sorpresa, anche se non saranno loro a incidere sui nuovi eventuali equilibri politici tra Provincia e Regione. Ci sono anche le elezionie europee, delle quali nessuno si è dato la pena di spiegare le ragioni né la loro importanza ai giovani e agli studenti. Avanti piano dunque, quasi indietro.