Solo un brevissimo affondo di Francesca Bortot, studentessa del Liceo scientifico di Belluno, alla cerimonia del Bosco delle castagne questa mattina (8 marzo), in memoria dei 10 partigiani impiccati dai tedeschi l’8 marzo del 1945. «Di fronte a tentativi di scavalcare la Costituzione – ha detto la studentessa riferendosi al Lodo Alfano che sottrae alla giustizia ordinaria le pendenze penali del capo del governo Silvio Berlusconi «noi dovremmo lottare in pace e cercare di fare qualcosa per migliorare la situazione». Inattaccabile l’intervento del sindaco Antonio Prade che ha detto «Il Bosco delle castagne oggi è un monumento per la nostra città. L’antifascismo ha bisogno di energia e nuova linfa, affinché ogni totalitarismo possa essere combattuto» Alla cerimonia erano presenti i rappresentanti delle associazioni di partigiani, reduci di guerra, combattentistiche e d’Arma; la vicepresidente della provincia Claudia Bettiol, il vice prefetto vicario Pellos, il presidente del consiglio comunale Oreste Cugnach. E’ intervenuto il presidente dell’Anpi provinciale Luciano Padovani, i ragazzini della Scuola elementare di Tisoi e Bolzano bellunese. Ha celebrato la messa il cappellano militare don Sandro Capraro con un reparto del 7mo Alpini che ha reso gli onori alla Città di Belluno e ai Caduti.