Prosegue l’emorragia al Bard, e da fonti attendibili sappiamo che altre ne seguiranno. Dopo il siluramento del vicepresidente Silvano Martini, infatti, ad andarsene è Tomaso Pettazzi, uno dei fondatori del Movimento.
“Mentre in provincia, o meglio, nell’area vasta , i partiti discutono, in modo più o meno trasparente, sull’assetto del nuovo consiglio provinciale e del Consorzio Bim, unico tesoretto del territorio – scrive Pettazzi – , il BARD, movimento che ho contribuito a fondare, sembra incapace di farsi interprete di una visione politica realmente aperta e trasversale, ed anzi si comporta secondo le vecchie logiche di partito.
Lo scorso 28 agosto, non ravvisando le condizioni per continuare a far parte del direttivo, sempre più chiuso in se stesso ed incapace di comunicare con la base, ho rassegnato le mie dimissioni da componente del direttivo, da tesoriere del Movimento e da responsabile del tesseramento del Bard”.