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martedì, Maggio 14, 2024
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Ponte Bailey: mancano 10 mesi alla scadenza del contratto. Massaro: “Con l’apertura di Col Cavalier si potrebbe rimuovere”. Per il Pd invece “Va stabilizzato”

«Abbiamo ottenuto dalla Soprintendenza di Venezia una proroga di tre anni per il ponte Bailey, fino al 9 giugno 2013. Adesso abbiamo tutto il tempo per pensare ad una soluzione definitiva». Lo diceva l’ex sindaco di Belluno Antonio Prade due anni fa, nel dare notizia dell’accoglimento della richiesta di proroga del ponte Bailey allora sostenuta dall’assessore Paolo Gamba, motivata con la “necessità di non privare la Città di un collegamento senza il quale la circolazione cittadina tornerebbe indietro di anni”.

L’opera, che ha risolto la viabilità di Belluno, è costata di canoni 104.208 euro per il 2010 e 208.416 per il biennio 2011/2012. Ma ora è vicina alla data di scadenza.

Sulla questione, ha spiegato il sindaco Jacopo Massaro, vi sono due correnti di pensiero degli esperti. C’è chi sostiene che con l’apertura del traforo di Col Cavalier il ponte Bailey diventerà superfluo. Mentre altri sostengono che comunque servirà per collegare Castion a Belluno, ritenendo il vecchio ponte della Vittoria insufficiente.

Il problema, a questo punto, è che l’apertura di Col cavalier sarà successiva alla fatidica data del 9 giugno 2013 data in cui cessa la proroga della Soprintendenza. E dunque per l’amministrazione comunale non rimane che chiedere un’ulteriore proroga, almeno fino a quando non aprirà Col Cavalier, per poi poter monitorare il transito sul Bailey e decidere.

Secondo il Gruppo consiliare comunale del Pd il Ponte Bailey va stabilizzato. «L’eventuale eliminazione del Ponte Bailey sostenuta da Massaro va assolutamente avversata – si legge in unas nota – Come abbiamo sostenuto anche durante la campagna elettorale, quando un’opera si manifesta efficace, non si deve più guardare chi l’ha voluta e realizzata, se una parte politica o un’altra. Quello che conta è come quest’opera è vissuta quotidianamente dai cittadini e oggi nessun bellunese, soprattutto quelli che arrivano a Belluno dal castionese e dalla sx Piave, sarebbero dell’idea di rinunciare al ponte, se non ce ne fosse un altro, stabile, in pronta sostituzione.

Chiaro che ci sono problemi di bilancio e quanto si debba addebitare all’amministrazione Prade per non aver fatto nulla di concreto per rendere definitivo il ponte tramite risorse e accordi regionali (un ennesimo flop del filotto del centro destro tra Città/Provincia/Regione e Governo che doveva portarci tanti benefici).

Ma al di là di questo, crediamo che oggi si debbano percorrere tutte le possibili strade per risolvere un vote per tutte la questione. Qualche soluzione l’avevamo già avanzata in campagna elettorale e anche ora non faremo mancare il nostro contributo d’idee, ma il Sindaco la smetta d mettere sempre le mani avanti . Ci pare che per il Ponte Bailey, come per il Nevegal e altre questioni, l’amministrazione manifesti troppe incertezze, poca chiarezza su cosa si vuole e sulle conseguenti, azioni politiche. Speriamo quindi – conclude la nota del Gruppo consiliare del Pd – che l’ipotesi avanzata sia da intendersi come una minaccia nei confronti della Regione e che quando il Sindaco incontrerà Chisso non retroceda di un passo sulla certa stabilizzazione del Ponte Bailey, ormai una garanzia e una realtà consolidata per tutti i Bellunesi».

 

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