I bellunesi saranno contenti di scoprire che, se avessero 1 milione di euro in tasca, sarebbero milionari: GSP chiude il bilancio con quasi 900 mila euro di perdita, ma, dice il presidente Roccon, se la società potesse contare su 2 milioni in più dall’ATO, chiuderebbe in attivo di un 1 milione e mezzo.
Non è fantastico?
Ebbene, sulla base di questi intorcolamenti contabili, l’assemblea dei sindaci ha approvato il bilancio. A grande maggioranza, 9 astenuti (Chies, Tambre, Trichiana, Mel, Lentiai, Ponte, Forno, Cortina, Feltre) e solo due coraggiosi contrari (Rocca Pietore e La Valle): bravi!
Ovviamente la colpa della perdita è degli altri: l’ATO, i referendum, il Professor Morte…
L’ingegner Roccon relaziona con la solita tattica di confondere le acque, usando un linguaggio che scappa dalle domande: delte o non delte, ai cittadini quello che interessa è: aumenteranno sì o no le bollette del 5% all’anno per 20 anni? Gli utenti pagheranno ancora la depurazione in assenza del servizio di depurazione? E in base a quali meriti, se questi sono i risultati, si pensa di prorogare gli incarichi al vertice della società?
Italia dei Valori – Belluno
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