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domenica, Maggio 19, 2024
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Bim Gsp, buco da 50 milioni. Bottacin: «Non si può sbagliare e far pagare i cittadini»! Traballa la poltrona del presidente di Gsp Franco Roccon

Il bilancio di Bim Gsp (Gestione servizi pubblici) ha un buco di 50 milioni di euro. A provocarlo l’errata previsione di consumi d’acqua 14 milioni di metri cubi anziché i 23 ipotizzati nel 2004 dall’Aato (Autorità d’ambito territoriale). Per ripianare le passività ora si pensa ad aumentare le bollette dell’acqua. Ma il presidente della Provincia Giampaolo Bottacin non ci sta: «Non si può sbagliare e poi far pagare i cittadini per i propri errori! Credo sia giusto che chi ha sbagliato le previsioni si assuma le proprie responsabilità: nel caso, io compreso – ha detto Bottacin – . Ricordo, tra l’altro, di essere stato proprio io a sollevare il caso qualche mese fa, e per tutta risposta qualcuno mi aveva detto che avrei fatto bene a studiare. Beh, visto quello che è saltato fuori, evidentemente l’avevo fatto…». «Apprendo che ora c’è l’intenzione di risanare il citato “buco” di bilancio aumentando le bollette dell’utenza, andando al ricarico pure di quelle passate – ha continuato Bottacin – . Credo sia un metodo inaccettabile, sia come amministratore, sia come utilizzatore del servizio: non si può pensare di sbagliare e poi cercare di far pagare i propri cittadini, già vessati da una pesante crisi economica, per gli errori commessi. È tempo che ognuno si assuma le proprie responsabilità». Concetto condiviso dalla segreteria provinciale della Lega Nord, che affronterà il problema nel corso del prossimo direttivo provinciale, ribadendo che ognuno si dovrà fare carico delle proprie responsabilità. Che tradotto significa la testa dei vertici, ossia del presidente di Gsp Franco Roccon. Che si difende scaricando su altri le responsabilità: «Se vogliamo parlare di responsabilità – specifica Roccon – Gsp è un mero esecutore delle volontà altrui, visto che è l’Aato a stabilire tariffe e investimenti, ma credo non si possano attribuire mancanze all’amministrazione di Gsp, visto che la società ha in questi anni proseguito a fare le opere previste sul territorio, lavorando con le risorse a disposizione, pur avendo un credito di 28 milioni di euro esigibili dalla tariffa». Riguardo al bilancio, il presidente sottolinea, poi, nuovamente come non ci siano perdite o buchi: «I conti parlano chiaro, ma vanno letti con attenzione». «Il bilancio è in regola, tanto che – conclude – in quello in chiusura riferito all’esercizio 2010 Gsp prevede un risultato in positivo per oltre 1 milione di euro, rispetto ai 750 mila euro dello scorso anno e gli utili non restano in società, ma sono per obbligo di legge reinvestiti in opere sul territorio».

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