Belluno, 23 settembre 2024 – L’episodio di aggressione avvenuto in pieno centro a Belluno, sotto la luce del sole, venerdì pomeriggio, impone una riflessione urgente sulle politiche di sicurezza messe in atto dall’amministrazione comunale.
Questo non è un caso isolato: negli ultimi due anni si sono susseguiti diversi episodi di microcriminalità, dapprima al Parco Città di Bologna, poi nel piazzale della stazione, con un altro fatto violento avvenuto solo pochi mesi fa.
Da quando la Giunta De Pellegrin è in carica, la sicurezza e la qualità della vita sembrano essere progressivamente peggiorate. Si assiste a un apparente paradosso: un’amministrazione di destra, da sempre portavoce della necessità di garantire ordine e sicurezza, si trova ora al centro delle critiche per un’escalation di episodi criminali che stanno destabilizzando la tranquillità cittadina.
Ci chiediamo, dunque, quali misure concrete siano state adottate dall’assessore Addamiano, responsabile non solo della sicurezza ma anche della cultura, per contrastare fenomeni come quello delle baby gang, che stanno sempre più mettendo in difficoltà la cittadinanza. Le poche iniziative finora intraprese, come la dotazione di Taser alla polizia locale, non sembrano essere sufficienti a rispondere al crescente senso di insicurezza, sia di giorno che di notte.
A peggiorare ulteriormente la situazione è la scelta di spegnere l’illuminazione pubblica a partire dall’una e trenta di notte, una decisione che lascia intere aree della città nel buio, favorendo potenziali attività illecite e aumentando la percezione di insicurezza tra i cittadini.
Belluno si trova ora di fronte a una sfida complessa: ripensare le politiche di sicurezza urbana, con interventi più mirati e coordinati, per garantire un ritorno alla serenità. Senza un piano d’azione efficace, il rischio è che il degrado percepito continui ad aggravarsi, allontanando sempre più la città da quella che dovrebbe essere una condizione di vivibilità degna di un Capoluogo di provincia.
Luigi Filippo Daniele – Liberali e Democratici Bellunesi