Il campione del mondo pro arti marziali imbattuto da 117 matches, Bruno Danovaro,da oltre trent’anni ai 19 vertici mondiali dello sport pro, tra pesistica pro e sport da combattimento pro, ha mantenuto la promessa di quanto si stesse da tempo vociferando. Dopo diverse gare di corsa a piedi e in bicicletta specialità Gravel, proprio Vicenza è diventato terreno per l’ennesima impresa di un campione che sta infrangendo ogni barriera, ogni limite.
Percorre di corsa 21 km a piedi, poi sale in bici e fa ore e ore a pedalare fuori Vicenza. Alle 19 lotta per quasi due ore alternando atleti di peso, età, ed esperienza diversi, ma Danovaro non si ferma e arriva fino in fondo, regalando sempre un sorriso a tutti. Il campione non è nuovo a queste imprese. Anni fa fu l’unico atleta al mondo all’età di 45 anni, a combattere in una prova ufficio, per un giorno e mezzo, alternando tutte le specialità di lotta e fighting contro oltre 100 matches, con atleti diversi come peso, età e disciplina. Danovaro da anni è fonte di ricerca medico scientifica da parte del suo capo staff medico capitanato dal primario di cardiologia e sport, dottor Michele Bianchi. Già in passato il professor Antonio Dal Monte direttore delle cliniche scientifiche del C.O.N.I., e il dottor Piero Volpi allora medico dell’Inter Calcio, elogiarono il campione per le sue prestazioni straordinarie.
Ma la qualità migliore del campione è il suo impegno con i meno fortunati. Proprio ieri sera in un noto ristorante, gli hanno chiesto dove trova la motivazione dopo tanti anni?
“Lo sport mi diverte e mi appaga – ha detto Danovaro – ma continuo solo perché rispondo ad un disegno più grande ed alto, ossia quello di poter aiutare i più deboli”. Oggi per il campione inizia l’allenamento in quota in Marmolada e Tre Cime di Lavaredo. Danovaro è arrivato ieri sera a Belluno, città che adora per la sua eleganza, che ha frequentato da ragazzino per anni con i genitori e con sua nonna materna Annamaria Muroni. Egli ricorda ancora le sue camminate per lunghissime tratte, proprio tra queste montagne avvolte dal silenzio, dove oggi è ritornato, nel ricordo della nonna Anna.