Belluno, 14 maggio 2023 – Con un tempo atmosferico non proprio mite e la pioggia che a intermittenza si è fatta sentire, sono stati oltre centoventi gli atleti che hanno colorato la strada e i sentieri da Castion al Nevegal. Chi in bicicletta sull’asfalto dove Contador ha vinto la sedicesima tappa del 94° Giro d’Italia. Chi correndo lungo i sentieri che abitualmente raccontano le gesta sportive dell’ormai consolidato e conosciuta Trail del Nevegal.
Una sfida buona, come di consueto accade in tutti gli eventi promossi e organizzati dal Nevegallika, l’associazione sportiva che da decenni ha a cuore lo sport praticato nel Colle dei bellunesi. «Il tempo non è stato proprio dalla nostra parte. Ma i tanti amici sportivi che hanno onorato il Duallika con la propria partecipazione, hanno saputo ricompensare il lavoro e gli sforzi che tutti i volontari mettono in campo con passione», commenta Gianpaolo Garaboni. «Ovvio che se ci fosse stato un raggio di sole sarebbe stato meglio. Ma già così gli atleti hanno saputo regalare grandi emozioni, condite da una sana fatica buona, dove si sfidano tutti contro tutti, ma alla fine sono grandi amici che condividono insieme quello che più amano, lo sport!».
E lo sport è stato proprio il comune denominatore di questa domenica di metà maggio. Il tutto è iniziato a Castion, davanti al bar Amici da Rudy. Neanche il tempo di prendere fiato che, subito dopo lo start, la prima salita ha visto la testa della corsa capitanata dall’instancabile Alessandro Sogne allungare sui ciclisti Federico Dal Pont e Davide Nardei. Quest’ultimo recuperato nella curva del Cristo, con una grande rimonta dal portacolori dell’UC Limana, Giuseppe Rau. E man mano che il “serpentone” ha raggiunto il piazzale del Nevegal, gli atleti hanno avuto giusto il tempo di cambiarsi, per chi ha partecipato al Duallika nella formula iron (da solo), o di passare il testimone al compagno di squadra e di nuovo via a correre nella seconda frazione, quella conclusiva prima di attraversare il traguardo. Una corsa, o forse meglio definirlo un mini trail, lungo i sentieri del Nevegal in un tracciato ad anello di circa 4,5 chilometri e con un dislivello positivo di 350 metri.
Nella categoria “individuale” maschile il vincitore è stato Gabriele Guerri del Team Scarpa che ha tagliato il traguardo in 50 minuti 28 secondi. A pochi minuti di distanza sono arrivati Stefano Gretter (53:35) e Raffaele Teza (53:52). Per la categoria “individuale” femminile il gradino più alto del podio se lo è guadagnata la triathleta bellunese Ludovica Rossi con il tempo di 1 ora 6 minuti 34 secondi. A seguire Ornella Bona (1:07:13) e Graziella Fortuna (1:12:17).
Nelle categorie a coppie, la classifica maschile è stata vinta da Alessandro Sogne e Luca Fabris. A completare il podio Federico Dal Pont – Enrico Bonati e Davide Nardei – Giovanni De Bon. Per quanto inerente la classifica femminile Elena Funes ed Elena Poncato hanno saputo imporsi sulla coppia avversaria Veronica Bandiera e Gloria Fusina. Per conclude nel misto il gradino più alto del podio se lo è aggiudicata la coppia Stefano Bristot – Sara Campigotto, seguita da Marek De Toffol – Emily Canzian e Christian Salvador – Angela De Poi.
Le classifiche sono consultabili online all’indirizzo https://www.dtiming.it/results/duallika-2023
Gabriele Guerri, primo classificato maschile nella categoria individuale: «Ho voluto provare la formula dell’iron, ovvero l’individuale, visto che la bicicletta la utilizzo spesso durante la settimana, quindi l’allenamento c’era per provare a cimentarmi in questa disciplina. Nella frazione di corsa mi sono difeso, riuscendo così a mantenere il margine per il podio. Il percorso è veramente bello, anche se la salita in bicicletta è stata veramente tosta! Il cambio anche non è da sottovalutare. Poi ovviamente la parte della corsa è bellissima, in questo scenario montano che il Nevegal sa regalare con tratti molto tecnici e discese a tutta. Veramente complimenti agli organizzatori che hanno saputo regalare un evento sportivo unico nel suo genere e per niente banale».
Ludovica Rossi, prima classificata femminile nella categoria individuale: «E’ stata una gara impegnativa, molto impegnativa. Sono arrivata al traguardo stanca sfinita e non ricordo di aver fatto così tanta fatica nella precedente edizione dello scorso anno. Sono partita troppo veloce in bici, tanto che ne ho pagato subito le conseguenze. La salita è lunga ma la gamba c’è sempre stata e sono riuscita a gestire la battaglia con Ornella, che fin dal primo metro non mi ha mai mollato. Poi nella discesa del trail sono riuscita ad allungare e tagliare il traguardo per prima, ma non è stato per niente facile».