13.9 C
Belluno
sabato, Marzo 25, 2023
Home Lettere Opinioni No alla pista da bob di Cortina

No alla pista da bob di Cortina

Mi permetto di dissentire dal coro delle varie associazioni di categoria che auspicano una veloce realizzazione della pista da bob a Cortina. Essi la considerano indispensabile alla piena riuscita delle prossime Olimpiadi invernali. Che l’opera sia finanziata esclusivamente con fondi ad hoc non corrisponde al vero. La Regione Veneto pure vi partecipa. Ma non è questo il punto: la manutenzione ordinaria e straordinaria ricadrà, purtroppo, sulla collettività veneta. E i costi, preventivati in svariate centinaia di migliaia di euro l’anno, alla luce (è proprio il caso di dirlo!) degli ultimi rincari dell’energia, dovranno al minimo essere moltiplicati per due.

La pista può essere paragonata ad un enorme congelatore il cui sportello resta perennemente aperto. Chiunque a casa sua non terrebbe un simile comportamento: sicuramente non i Presidenti delle sopraccitate Associazioni, avvezzi, ne sono certo, a maneggiare i numeri. Quanto alla sua sostenibilità, in campo ambientale ed economico, stendiamo un velo pietoso. La pista porterebbe “lustro” al territorio? Rimando alla analoga infrastruttura di Torino 2006, costata 110 milioni di euro, è ora abbandonata, inutilizzata, col rame degli impianti elettrici miseramente rubato dai soliti ignoti.

Le Olimpiadi non si svolgeranno solo a Cortina, ma pure a Milano, Bormio, Alto Adige, Trentino. Potevano divenire transnazionali, utilizzando l’impianto di Innsbruk, che è a due passi dai nostri campi.

Essi giustamente si augurano che anche le varie infrastrutture, in special modo di collegamento, trovino realizzazione nei tempi dovuti. E qui casca l’asino, perché, a quanto si vede percorrendo l’asse Ponte nelle Alpi – Cortina, a parte le rettifiche a Longarone centro e Castellavazzo, per il resto neppure una fioriera è stata posta in un incrocio che dia la parvenza di una misera rotonda. E se decine di milioni sono stati spesi, lo si può eventualmente vedere non qui, ma nelle realizzazioni viarie attorno a Verona. Dove (udite udite!) si terranno solo la cerimonia di chiusura e quella di apertura delle Paralimpiadi.

Per il Bellunese è già chiaro, perché apertamente dichiarato dagli addetti ai lavori, nessun lavoro verrà concluso in tempo (2026).

Ora chiedo a chi di dovere: quanti sono i diretti interessati all’uso della pista da bob?

E ancora: quanti sono gli interessati all’uso di infrastrutture viarie sull’asse dell’Alemagna?

Per i primi si parla di alcune persone; forse meno di 10.

Per i secondi azzardo alcune centinaia di migliaia all’anno. Tra questi sicuramente decine di migliaia di iscritti alle sopracitate Associazioni, che si dibattono da decenni nelle asfissianti code giornaliere.

Concludendo, non credono i Presidenti che le decine di milioni di € previsti per la dubbia operazione “pista da bob” verrebbero più proficuamente investiti in altre strutture sportive, anche già esistenti, utilizzate da migliaia di praticanti, di ogni età, utili oltretutto al mantenimento di una buona forma fisica, che si tradurrebbe pure in un risparmio futuro nella sanità e nella assistenza?

Tomaso Pettazzi

Share
- Advertisment -

Popolari

Giovedì alle 18 assemblea del Circolo Pd castionese alle scuole medie Zanon

Assemblea del Circolo PD Castionese il 30 marzo alle ore 18:00 nei locali de "Le Stanze" della Scuola Media Zanon a Castion (Belluno). Sarà...

Ondata migratoria e spopolamento. De Bernardin: “Il tema è molto più complesso”

"Risolvere il problema dello spopolamento con l'ondata migratoria? Siamo seri, il tema è molto più complesso". Sono le parole del segretario provinciale della Lega, Andrea...

La Sezione Cadore Radioamatori celebra i 100 anni dell’Aeronautica militare

Nel 1915 l'uso militare degli aerei era agli albori; nelle nostre terre, il periodo fu tragico. Zona di fronte, zona di confine, le terre...

Tre sull’altalena. Sabato sera al Piccolo teatro Pierobon di Paiane

Sabato 25 marzo alle 20:45 al Piccolo teatro Pierobon di Paiane di Ponte nelle Alpi, per la rassegna Festival Paolo Dego, va in scena...
Share