Ci sono alcuni funzionari e amministratori pubblici e comuni cittadini che affermano che Belluno non ha bisogno di verde essendo circondata dai boschi.
Il problema è che il verde manca dove è veramente necessario, cioè nel centro urbano. Un verde indispensabile, non solo per il nostro benessere fisico e spirituale, ma anche perché la carenza di ricambio d’aria che caratterizza la Val Belluna provoca l’accumulo di inquinanti, con conseguenze talora gravi sulla salute dei cittadini.
Da studi effettuati risulta che un albero adulto è in grado di assorbire il 20% delle polveri sottili attorno a sé.
Ormai da molti anni il verde urbano a Belluno va diminuendo a causa di abbattimenti, alcuni condivisibili perché dettati da motivi di sicurezza o da attacchi parassitari alle piante (vedi viale d’ingresso al cimitero di Prade), altri invece scriteriati, come lo scempio di alberi monumentali al Parco di Villa Clizia a Mussoi o i tagli incomprensibili in via Mier, al palazzetto dello sport, in via Gabelli e in via Flavio Ostilio.
Purtroppo, a fronte di questi abbattimenti non c’è un piano di ripiantumazione. Manca inoltre un censimento aggiornato ed un Regolamento del verde urbano, previsto per legge, mentre perdurano le potature drastiche che accorciano la vita degli alberi. Non esiste poi, nell’ambito dell’Amministrazione comunale, una figura tecnica e professionale, come sarebbe previsto dalle disposizioni ministeriali, che garantisca, in modo competente, un’adeguata gestione complessiva del verde urbano.
Ci auguriamo che la prossima Amministrazione Comunale si impegni fortemente su questo argomento.
Italia Nostra – Sezione di Belluno