Più risorse a disposizione del capitolo personale e possibilità di nuove assunzioni. Il nodo è la spesa per i segretari comunali. Una Proposta di legge statale che porta la firma della consigliera regionale della Lega Silvia Cestaro potrebbe risolvere la questione e portare una boccata d’ossigeno nei municipi, da anni alle prese con la spesa crescente del personale e con l’impossibilità, di conseguenza, di avere sufficienti risorse per nuove assunzioni, nonostante l’organico vada di anno in anno assottigliandosi. La Pdls punta a scorporare i costi del segretario comunale dalla spesa del personale per imputarli in parte corrente. “In questo modo – spiega Cestaro – i Comuni avrebbero a disposizione una quota libera sia per eventuali avanzamenti di carriera dei dipendenti già assunti sia per nuove assunzioni”.
Non solo, la richiesta di modifica del Testo unico degli enti locali va anche nella direzione di sopperire alla mancanza, ormai cronica, di queste figure professionali rendendo possibile l’affidamento dell’incarico, a tempo determinato per un periodo massimo di 12 mesi, ad avvocati iscritti all’albo. La Pdls è stata depositata nei giorni scorsi e presto inizierà il suo iter di valutazione.
“L’obiettivo della Proposta di legge – spiega la consigliera regionale – è quello di andare incontro agli enti locali cercando la soluzione ad un problema ormai vissuto da molti anni e che sta mettendo in difficoltà gli apparati amministrativi dei grandi come dei piccoli Comuni. Oggi la questione è doppia: da un lato si rileva da tempo una forte difficoltà nel trovare questa figura professionale, i corsi sono molto rari e i partecipanti sempre in numero inadeguato rispetto alle necessità. Per questo la Proposta introduce la possibilità per gli avvocati iscritti all’albo professionale di essere scelti per ricoprire le funzioni di segretario nelle situazioni di emergenza e, comunque, in caso di vacanza della sede di segreteria, solamente per un periodo provvisorio e in alternativa alla già prevista figura del vicesegretario, non sempre applicabile”
E poi, appunto, i costi. “In questi anni i Comuni hanno sostenuto un continuo aumento della spesa del personale legato, per esempio, agli adeguamenti Istat e agli avanzamenti di carriera – prosegue Cestaro -; questi costi, in continua crescita, sono naturalmente andati a intaccare le quote di fondi per il personale rendendo difficile, in tanti casi, pensare a nuove assunzioni.
Per i Comuni, soprattutto quelli di piccole dimensioni, l’onere della nomina del segretario comunale, al netto dell’importanza rivestita da questa figura per l’ordinaria e straordinaria amministrazione dell’ente, rappresenta oramai un onere non sempre sostenibile da un punto di vista economico per il bilancio, alla quale gli enti locali cercano di sopperire in altro modo attraverso convenzioni con altri Comuni, con segreterie a scavalco difficili da rendere stabili e, quando possibile, con vicesegretari che comportano limitazione all’operatività. La Pdls svincola la figura del segretario dalla spesa del personale, la inserisce nella parte corrente e in questo modo libera una quota di fondi che i Comuni possono usare per il personale”.