Belluno 24 aprile 2021 – Si è tenuta questo pomeriggio ai giardini di piazza dei Martiri in centro Belluno, il secondo appuntamento “No paura day” la manifestazione di protesta per le restrizioni alla libertà individuale imposte dalle normative per il contenimento della pandemia covid. Minore la partecipazione di pubblico rispetto allo scorso 5 aprile, oltre 300 le persone presenti. E un controllo puntuale delle forze dell’ordine schierate in vari punti, che sono intervenute per un manifestante particolarmente determinato nelle sue convinzioni.
Marco Piccoli, analista di comunicazione, ha sottolineato come la comunicazione dei media ufficiali, da oltre un anno sia improntata sulla paura. “Ho giurato fedeltà alla Repubblica quando ho fatto il militare, so cosa significhi indossare una divisa. E dietro quelle uniformi – ha detto riferendosi alle forze dell’ordine – vi sono delle persone come noi che probabilmente si chiedono se sia giusto limitare la libertà personale. Nessuno vuole negare nulla – ha precisato citando la voce negazionismo fornito dal vocabolario Treccani – ma siamo di fronte all’anticamera di una deriva ideologica. Giù le mani dalla libertà”!
“Da più di un anno assistiamo ad una manipolazione di immagini e parole” ha esordito Manuela Zorzi, sociologa, che ha portato una serie di dichiarazioni e dati riportati dai giornali e da siti ufficiali. “Secondo l’Istituto tumori di Milano, il virus covid-19 era presente già a settembre del 2019, benché il professor Galli, quello che ogni sera in tv ci dice che moriremo tutti, abbia minimizzato questo dato”. La sociologa si è soffermata sulla questione tamponi, per sottolineare come “si rincorrano i sani e si lascino senza cure i malati”.
Manuela Zorzi (sociologa).