“E’ diventato virale il video girato da Luca Ghedina, nel quale si vede lo stesso inseguire quattro lupi per Km con l’auto lanciata a 50 Km/h su strada innevata. Ora Ghedina, venuto allo scoperto tramite un’intervista al Corriere delle Alpi, si scusa e piagnucola affermando il suo amore per gli animali”.
Lo sottolinea in una nota il Movimento Centopercentoanimalisti.
“Riguardo a questo – prosegue la nota – basti dire che il suo agriturismo presso Cortina si chiama Jagerhaus (casa del cacciatore). L’allevatore è il fratello dello sciatore Ghedina, colui che venne contestato anni fa da noi perché testimonial delle pellicce.
Ora speriamo che la Giustizia faccia il suo corso, anche se le pene previste sono, si sa, irrisorie. Molti si sono arrogati il merito di aver portato a galla questa brutta azione: precisiamo, non per spirito di protagonismo ma per amore della verità, che il video apparve sul profilo di un altro cacciatore, e venne poi subito ritirato. Ma era stato salvato da un simpatizzante di Centopercentoanimalisti, che lo ha girato al presidente del movimento Paolo Mocavero. Il quale lo ha subito “passato” alle forze dell’ordine. Dopodiché sono state fatte delle ricerche private da parte dei nostri militanti, come facciamo sempre in questi casi, e siamo arrivati al suo nome. Il nome di Ghedina lo avevamo in mano dopo poche ore di ricerche. In maniera velata era stato scritto nella nostra pagina Facebook, ma si è attesa la sua “confessione” prima di renderlo pubblico.
Ci sono molte associazioni che sporgeranno denuncia, da parte nostra, dopo i titolari della pasticceria che mettevano il vischio per catturare gli uccelli, ora è d’obbligo una visita nella “perla delle crudeltà” appena l’emergenza sanitaria avrà una tregua”.