Il consiglio provinciale ha approvato oggi il quinto provvedimento di variazione al bilancio di previsione 2020-2022. Una manovra che muove circa 13 milioni di euro, liberando risorse per diversi interventi. In particolare, viene istituito un fondo da 3 milioni di euro che consentirà di erogare contributi alle Unioni Montane per far fronte alle emergenze in materia di dissesto idrogeologico e idraulico. Altri 3 milioni invece vengono adoperati per costituire un altro fondo, a beneficio dei Comuni di seconda e terza fascia, per spese di investimento.
«Si tratta di una doppia misura fondamentale per il nostro territorio, in particolare per le aree montane e più periferiche – spiega il presidente della Provincia Roberto Padrin -. Nel primo caso, c’è la disponibilità economica per intervenire sulle fragilità della nostra montagna, che sono note, soprattutto dopo Vaia. Nel secondo caso, invece, proseguiamo sulla strada già tracciata della lotta allo spopolamento, agevolando le spese per investimenti in quei territori che non beneficiano in nessun modo del Fondo Comuni di confine. Proprio per questo è in corso un ragionamento sul Fondo ex Letta: quando sarà erogato, faremo una redistribuzione diversa di questo fondo a beneficio dei Comuni di terza fascia».
Tra le altre mosse che compongono la variazione di bilancio, anche l’utilizzo della parte di avanzo libero (3,6 milioni) per integrare lo stanziamento per la gestione delle strade provinciali in concessione a Veneto Strade; 1 milione di euro a disposizione delle somme urgenze per frane e dissesti; e il cofinanziamento del secondo bando per i negozi di vicinato.
«La variazione approvata oggi è un grande risultato – conclude il presidente della Provincia -. Lo abbiamo raggiunto anche grazie alla condivisione con i sindaci che abbiamo reso partecipi nell’assemblea del 1° luglio».